Pensées sauvages... no, non è il loro nome, ché selvatiche non sono.
Certo, non sono male. In un prato, quando nascono spontanee. Se non vengono vendute.
Quand'ero piccola io, si usava farne dono, come a dire: Ecco, ti ho pensata. Quando le guarderai pensa a me che ti ho pensata...
No, ma francamente... non vi sembra un po' ringard ? Senza contare tutti i doppi sensi italiani in quella becera canzoncina, come diceva?, me la dai la tua panzè? Se non fosse che la mamma le associa a me, le odierei, 'ste viole.
Oggi butta male.
2 commenti:
Artemide... mi piacciono tantissimo la viole del pensiero....
Pensa che quando ero piccola, mi sembra in terza elementare, la maestra aveva portato un bel mazzo di viole del pensiero in classe e le aveva messe in un vaso. Io le avevo disegnate e avevo scritto la didascalia"Viola del pensiero, mio fiore preferito" la maestra l'ha gradito e me le ha regalate.
Ora, che ho realizzato il mio sogno, come tu sai, ho la casa con il giardino, l'anno scorso ho piantato delle violette del pensiero in quattro colori, ho mandato una foto di quella più bella alla figlia di una mia collega, il giorno della sua nascita visto che hanno scelto per lei il nome Viola.
Quest'anno credevo che non fiorissero, in quanto sono piante annuali e invece ... sono nate spontaneamente, figlie di quelle dell'anno scorso, è stata una bella sorpresa.....
Allora sei tu!
E quando scrivi nel tuo blog?
Vabbè, farò un'eccezione per te.
Ti penserò, ma con affetto.
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