mercoledì 30 marzo 2011

La Compagnia delle Poete all'accademia di Brera

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Alcune poete al precedente spettacolo Madrigne (Trieste)

Ho vissuto nello scorso week-end ore intensissime.

Ore ed ore a ripetere per lo spettacolo di sabato sera (Le Altre, presso l'Accademia di Brera a Milano). E anche ore ed ore ad attendere che la regista (o art director, come si è definita lei) si facesse viva.

E noi nell'orto botanico, per non perder tempo, tutte donne, con la sola eccezione del soave marito della nostra capocomico (ma non facciamo ridere. O forse sì, chissà). E poi finire verso mezzanotte e perdere il treno che ci portava a nanna. Ma con quale allegria.

M'ero dimenticata quant'è bello stare tra donne, tutte diverse ma con uno sguardo comune pieno di compassione sulla vita. Tutte di nazionalità «altra» e con storie personalissime. Persone generose, tutte complici, tutte molto pazienti.

E com'è vero che una poesia recitata dalla sua autrice è diversa da come la leggi tu, lettrice, o come la legge un'altra poet(ess)a. E poi le parole dette e quelle non dette. E l'ammirazione che ho provato per le mie compagne di ventura.

E i nostri abiti neri. E le risate e il fatto di sentirsi a casa. Di non sentirmi sola.

(Grazie a: Mia, Eva, Brenda, Barbara, Adriana, Candelaria, Prisca e Laure)

martedì 22 marzo 2011

ho ricevuto il premio KREATIV BLOGGER AWARD e lo ridistribuisco

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Oggi - dopo tanto tempo - ho ricevuto un premio per il mio blog. Me lo ha attribuito Ivanalessia, titolare del blog Il libro eterno (clicca qui), e su tratta del premio Kreativ Blogger Award.
Ringrazio, incamero e passo all'adempimento delle consegne.




Quando si riceve questo premio si deve...

1) Trovare 10 blog meritevoli del premio
2) Avvisare i blog premiati
3) Raccontare 10 cose di me che non sapete

Ho scelto di premiare questi blog (in ordine sparso):

1. The Balcan Crew di Lina & Francesca e anche tanti ragazzi e ragazze della zona transadriatica;
2. Se rinasco faccio il cane di Gio
3. Baltica di Paolo Pantaleo
4. Cronache del pollaio di Valverde
5. Idee sparse di Clode
6. giacy.nta di giacynta
7. Frammenti  di Marella
8. Dystopia di Gio
9. Cercando la parola si trovano i pensieri di Paolo
10. Libri in valigia di Barbara

10 cose di me che non sapete ...

Ammesso che non le sappiate

1) Con gli auricolari a palla nelle orecchie mi capita spesso di ballare per strada mentre porto a spasso il cane (dovrebbero fare 3 cose di me)

2) Posso essere a dieta ma non posso fare a meno della mia moutarde Amora (= senape fortissima, di quelle che sturano il naso e ti fanno immediatamente localizzare le sinusi nel caso lo avessi dimenticato)

3) Da bambina mi è capitato di mangiare anche 20 paste al giorno (un pasticciere ce le regalava prima di buttarle)

4) Ho smesso di fumare quasi 2 anni e mezzo fa e incredibilmente mi sento bene

5) Il momento più rilassante della settimana è quando salgo sul treno che mi riporta da Caen a casa con una rivista, un panino e una lattina di Perrier

6) Mi piace andare al cinema la mattina presto presto, preferibilmente con mio figlio

7) Sono pigrissima, anche se tutti mi dicono che sono attivissima. Probabilmente lo sono perché so di essere un'ameba

8) Non perdòno ma poi dimentico

9) Detesto tingermi i capelli ma detesto ancor di più vederli bianchi

10) Amo (amo e basta)

lunedì 21 marzo 2011

Il finale televisivo

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Mi accorgo solo oggi che ormai la parola Arrivederci   a sigillare la fine o anche semplicemente il punto finale, insomma, il congedo dagli spettatori da parte di chi conduce una trasmissione televisiva è in genere espressa attraverso la parola:  pubblicità (con o senza punto esclamativo).




sabato 19 marzo 2011

Zeppole di S. Giuseppe (ricetta con foto)

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ZEPPOLE DI S. GIUSEPPE DI JACQUELINE


Oggi è la festa del papà. Fondamentalmente sono almeno 15 anni - se non di più - che ogni 19 marzo penso che se stessi in Italia potrei mangiare i bignè di S. Giuseppe. Fritti, naturalmente.

Ieri ho visto nella bacheca di una mia ex-studentessa di Erasmus, Elisa (bravissima tra l'altro), la foto delle zeppole da lei preparate. Le ho chiesto la ricetta e lei mi ha detto di aver seguito quella - VIDEO - di giallo zafferano (clicca qui). 

Io non ho avuto buone esperienze con i video di GialloZafferano, ma Elisa mi ha detto che la ricetta era buona e allora l'ho seguita anch'io. Con qualche differenza e qualche osservazione da dare a chi volesse ripeterla.

Gli ingredienti sono gli stessi. Giallozafferano dice che sono per circa 15 zeppole. 
A me ne sono venute 13 e piccoline (anche per colpa della MIA tasca pasticcera).

Cominciamo con:


1. INGREDIENTI PER LA CREMA PASTICCERA
  • 250 ml latte fresco intero
  • 3 tuorli
  • la scorza grattugiata di 1/2 limone
  • 30 g di farina
  • 60 g di zucchero
  • 1/2 bacca di vaniglia
Ognuno ha il suo modo di preparare la crema pasticcera. Io l'ho fatta così: 
ho unito i 3 tuorli allo zucchero, mescolando con una forchetta (niente frullino elettrico per questa ricetta! Tutto a mano) in una ciotola, poi la farina e un po' (poco poco!) di latte freddo per agevolare la fluidità dell'impasto. 
Intanto, il resto del latte va sul fuoco con la mezza bacca di vaniglia (tagliata in senso verticale per liberare i semini). Ci grattugiamo sopra la scorza del mezzo limone. Facciamo riscaldare dolcemente, sennò la crema si attacca alla base del pentolino e bisogna buttare tutto e ricominciare daccapo. Siate pazienti. 
Non faccio bollire il latte, tolgo la mezza bacca e verso il latte un po' intiepidito  (non l'ho filtrato) sul composto di tuorli zucchero e farina nella ciotola. Mescolo tutto insieme e poi verso di nuovo nel pentolino. Dolcemente (se avete la piastra del gas a induzione, la posizione è 4), girate girate girate (una faticaccia, 'ste zeppole). Poi quando è abbastanza denso ma ancora un po' fluido, spengete e versate il tutto in un contenitore basso. 
Metteteci sopra il domopack e mettete in frigo a raffreddare. 
Vi metto la foto:

Adesso passiamo all'impasto per le zeppole


2. INGREDIENTI PER L'IMPASTO DELLE ZEPPOLE
  • 250 ml di acqua
  • 70 g di burro (tagliato a tocchetti)
  • 3 uova intere
  • 150 g di farina
  • 40 g di zucchero 
  • la scorza di 1 limone
  • un po' di sale
Sulla piastra del gas e in una pentola di acciaio, metto l'acqua col burro, quando il burro è fuso e tutto bolle, spengo. Aggiungo un pizzico di sale. 
A fuoco spento, getto dentro la pentola tutta la farina e con il cucchiaio di legno giro e giro. 


Diventa tutto come una palla. Rimetto per poco sul fuoco (posizione 4) per addensare meglio. Poi spengo e lascio intiepidire.

In una grossa ciotola, riverso l'impasto e aggiungo zucchero e la scorza di limone grattugiato. Aggiungo un uovo intero alla volta e aspetto che sia ben integrato all'impasto prima di mettere il successivo. Metto la foto del primo uovo:


E fin qui tutto facile, solo un lavoro di braccia.
Il difficile viene ora. Tutto dipende dalla tasca pasticcera (le sac à poche) che avete
La mia fa schifo, quindi ho faticato molto a non far uscire impasto (e successivamente la crema pasticcera) dall'alto, dal basso, a non far cadere la bocchetta zigrinata (perché dovete pure azzeccare la bocchetta! Prendetela grande, non piccola come la mia). 
Partite dal centro e fate come una spirale (vi consiglio di seguire il video).
Comunque, una cosa intelligente è stata quella suggerita dal video giallozafferano: il ritaglio di carta forno sulla placca del forno imburrata. E poi far scivolare la zeppola con tutto il ritaglio di carta forno (da togliere dopo qualche secondo) nella padella con abbondante olio di semi fumante.




Controllare bene la frittura. Non esitate a rigirare le zeppole per farle cuocere anche all'interno:


Ora si mettono a riposare in un piatto con carta assorbente. Aggiungere un po' di zucchero a velo attraverso un passino.


Aggiungete la crema (sempre con la tasca, stavolta per fare prima non ho messo la bocchetta).

Sopra a tutto ho messo delle amarene snocciolate e sciroppate, le griottes dénoyautées au sirop (clicca qui). Ecco le foto finali. E credo che ci penserò bene prima di rifarle. 



Anche se debbo dire che sono ottime.
Anzi, lo erano.

venerdì 11 marzo 2011

Impressioni di mezza strada

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Camminavo con un sacchetto pesante sulle spalle. 
L'ho aperto e dentro c'era solo aria.