venerdì 20 dicembre 2013

Buon Natale 2013 e Felice 2014

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Buone feste carissimi amici lontani.

martedì 29 ottobre 2013

Passaggio a sud-sud-ovest (Marocco) 12. Se qualcosa si rompe....

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Da un po' si rompe la tapparella (in realtà, il rullino attorno al quale gira la manovella avvolgibile),  c'è la perdita d'acqua sotto il lavello della cucina, si inceppa la serratura e resto 25 min fuori casa, alcune prese non funzionano più... che fare?

Ogni 2-3 giorni arriva un operaio o un artigiano dalle città limitrofe a orari che decidono loro e che non sono mai quelli indicati in precedenza (c'è tanto traffico) e quando tu esponi il problema, loro con un sorriso ti fanno:

chouïa-chouïa

(chouya-chouya)

(piano piano, un pezzetto per volta, con calma) 


OM...

sabato 19 ottobre 2013

Passaggio a sud-sud-ovest (Marocco) 11. Il pane

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pane marocchino photo by JSpaccini

Il pane tipico in vendita nelle boulangeries, quello senza fronzoli, quello di tutti i giorni, costa 1,20 dirham, dieci centesimi di euro all'incirca.

Il prezzo è imposto. Il pane non è niente di eccezionale, ma se lo possono permettere tutti.

Da non dimenticare.
Nelle nostre società europee, sono tante le cose che abbiamo dimenticato.

martedì 15 ottobre 2013

Passaggio a sud-sud-ovest (Marocco) 10. La festa è nell'aria

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photo by gentleman gipsy

Da giorni vediamo montoni viaggiare in furgoncini o stazionare in radure in attesa di essere venduti. Da due notti li udiamo belare. Oggi l'aria era sospesa. I negozi hanno chiuso già nel  pomeriggio.


Si attende domani[1], festa (del sacrificio) del montone, giorno in cui il momento clou è lo sgozzamento del montone, appunto, dal capofamiglia che lo ha acquistato  o da un professionista che offre i suoi servigi, andando in giro per i quartieri.

Attendo anch'io.

Aid Moubarak Said.
_______
[1] Domani è per il Marocco, ma altrove si è già festeggiato.

mercoledì 2 ottobre 2013

Passaggio a sud-sud-ovest (Marocco) 9. Passaggio dall'ora legale a quella solare. Anzi no

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wikipédia.fr

È chiaro: il 29 settembre alle ore 3:00, in Marocco si lascia l'ora legale e si torna all'ora solare fino alla prossima primavera. Il décalage orario che attualmente è di -1h (quando nell'UE - GB esclusa - sono le 12h, qui sono le 11h) diverrà di -2h, a partire dal  29 settembre.

È chiaro.

Il 29 settembre alle ore 9h30 ho appuntamento con un gruppo di persone per andare a vedere le città di Meknès e di Volubilis. Quindi, ragioniamo: addormentandomi, verso mezzanotte, già metto un'ora indietro...

E il gioco è fatto. Si dorme un'ora in più.

Mica tanto. La persona che ha ideato la gita mi manda un messaggio alle ore 6h del mattino (cioè 5h in ora solare) dicendomi che il ministro nonsoquale ci ha ripensato nel tardo pomeriggio e che lascia l'ora legale per motivi economici.

Alle ore 5h05 del mattino (o ancora le 6h05?), consulto il mio smarthphone che si adegua sistematicamente al nuovo orario. Segna le 5h05. Consulto l'horloge parlante: 5h05. Consulto un altro sito: 6h05.

Un altro: 5h06. Un altro ancora: 6h06.

Che cavolo di ora è quella giusta?

Alla fine optiamo  per il mantenimento dell'ora legale, tanto sono sveglia da tempo e esco alle 9h30 (ma forse, in realtà, sono le 8h30)

Alla radio, finalmente, mentre viaggiamo,  il comunicato ufficiale:  l'ora legale è mantenuta fino al 29 ottobre. Come nell'UE. Per motivi economici, Se ne sono accorti poche ore prima della modifica.

Sono le 9h30. Inch'Allah, come dicono qui.


giovedì 26 settembre 2013

Passaggio a sud-sud-ovest (Marocco) 8. Il calcio italiano importato/il calciatore marocchino esportato

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Roma-Samp 2-0




Sorprese.
Stamattina ero in auto con l'amministratore del mio condominio per andare a fare il contratto con l'Enel locale (che si chiama REDAL). Autoradio accesa, sintonizzata su una radio marocchina di lingua francese.
Distratta, non ascolto, parlo con l'amministratore e mi chiedo se accetteranno l'assegno invece del denaro liquido.
A un certo punto sento provenire quest'urlo dalla radio: DAJE, ROMA!!!

Guardo perplessa l'amministratore (che invece stava seguendo) e mi dice:
- sì, qui si segue il calcio italiano
- ma veramente, non era neanche italiano, era romano. Da quando in qua si trasmette l'urlo dei tifosi romanisti?


I tifosi romanisti lo sanno già, quelli non romanisti ma patiti del calcio pure.
Per gli altri come me, digiuni degli ultimi acquisti e che non seguono (né possono seguire) le partite di calcio da qui... Marocco e Roma hanno per il momento un legame calcistico di rilievo. Un calciatore. Benatia, il quale pur essendo nato a Evry (in Francia) è marocchino d.o.c.

Scrive in un sms mio figlio Romain dalla Francia:

Ringraziamo Benatia, il marocchino della Roma.


Cose (e casi) della vita.

venerdì 20 settembre 2013

Passaggio a sud-sud-ovest (Marocco) 7. Come arrivare dall'Italia o dalla Francia

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Atterraggio a Rabat photo by JSpaccini
PROMEMORIA PER I MIEI AMICI

Regola n. 1 occorre il passaporto. Si può viaggiare provvisti della sola carta d'identità SOLO se si arriva in Marocco con un tour operator, con un viaggio organizzato da una agenzia.

Avvertenza: c'è un décalage orario. Attualmente di un'ora (quando nella UE sono le 13h, in Marocco è mezzogiorno)... in meno da noi. Dal 30 settembre per poco più di un mese, sarà di 2 ore (sempre due di meno da noi). Se avete letto Il giro del mondo in 80 giorni (ma anche no), saprete che guadagnate le ore venendo da noi, ma le perderete ripartendo per tornare a casa vostra.

Detto questo: se si arriva dalla Francia, avendo io amici francesi che provengono soltanto da Parigi, è molto semplice.

Le compagnie che servono il Marocco sono: ROYAL AIR MAROC, AIR FRANCE, RYAN AIR e JETAIRFLY

Ryan Air NON SOLTANTO hala scocciatura di Beauvais, ma anche il fatto che il volo NON atterra a Rabat (se venite a trovarmi!), bensì a Fès che si trova a 200 km da Rabat (ben servita dal treno, oppure si noleggia un'autovettura).
Jetairfly parte da Orly e atterra a Rabat.

AIR FRANCE  fa più spesso la tratta CDG-Rabat
ROYAL AIR MAROC  Paris Orly - Rabat

Prezzi da consultare

Per gli amici italiani (sparsi su tutto il territorio) ci sono  un sacco di incognite.

Poche compagnie fanno volo diretto per Rabat. È assai probabile che si debba fare almeno 1 scalo, quindi invece di quasi 3 ore impiegate 5-7 ore. Senza contare che il volo costa di meno se partite da Milano anziché da Roma.

Quindi, siete avvisati.

P.S. Quando arrivate a Rabat (se arrivate a Rabat), ricordate che io non ho autovettura per cui dovete prendere un grand taxi (i Mercedes stile zingaro bianchi), al costo non trattabile di 200 dirhams (18 euro). Se riuscite a farvi mettere di meno, siete geniali!

Se arrivate a Casablanca (a 100 km) e dovete arrivare a Rabat, il costo del grand taxi è questo (clicca qui).

Ciò detto, amici cari, vitto e alloggio sono assicurati.



martedì 17 settembre 2013

Oroscopo & Co.

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Quando noi donne siamo un po' con l'animo arruffato (alla maniera del piccolo Woodstock, l'uccellino del ben noto Snoopy), diamo un'occhiata agli oroscopi, in cerca di compensazione. Della serie: siamo proprio messe male!

Ma l'oroscopo del giorno non ci basta perché magari non è bello. Es.

 Oroscopo del giorno Ariete

Oroscopo di oggi 17 settembre

In questa giornata ci sono tanti tipi di proposte che potreste accettare ma non lo farete perché ci saranno delle remore a fermarvi. Eviterete di dare soddisfazione a qualcuno che ha lavorato sodo per arrivare dov'è e questo non è assolutamente giusto da parte vostra, perché qualcuno potrebbe accusarvi di invidia!

Ehhh?!?!?!? Ingiusta? Invidia?!?!?

Non mi ci riconosco. E allora andiamo a consultare l'ascendente, forse cambierà.

ARIETE ASCENDENTE ACQUARIO

Di solito, un Ariete Ascendente Acquario è originale e anticonformista, e può eccellere in diversi campi. Di fronte ai problemi, tu riesci ad immaginare una soluzione alternativa, grazie al tuo modo di pensare “trasversale”. Nel lavoro, puoi davvero distinguerti, sempre se riesci ad incanalare la tua energia e le tue doti notevoli in qualcosa che ti piace fare.

Già questo mi piace di più. Ho il pensiero trasversale... ma poi dice che 


Potrebbe mancarti la costanza, e potresti difettare di tenacia: ricordati che per arrivare all’obiettivo non bastano le buone doti e l’intelligenza, ma serve anche insistere quando le circostanze remano contro.

Qui ci vuole qualche cosa di diverso, di esotico, di ancestrale. E vai con 

l'oroscopo Maya dove sono un cane-volpe femmina:

Generose come la loro controparte maschile, le donne del Cane-Volpe sono spontanee, dirette e per questo rischiano di essere coinvolte in questioni che non sono di loro competenza! A volte sembrano avere un atteggiamento imprevedibile e poco costante: in realtà esso è indice della loro intelligenza, che le porta ad operare in modo non convenzionale per riuscire a raggiungere i loro obiettivi. 

Cervello sì ma senza costanza. Uffa, proviamo con l'oroscopo cinese

Cane (oh ma sempre cane!)

 Bando al pessimismo e no alla chiusura! Vi farà bene uscire, frequentare gente, guardarvi attorno e coltivare un hobby diverso, un talento nascosto che magari nemmeno sospettavate di avere.

Più uscire di così: ho cambiato continente! Un altro talento? Un altro hobby? C'è già la scrittura, la poesia, il teatro, la danza... e basta!

il mio MUSTANG

 

 Che dice l'oroscopo celtico?

Che mi dici, mio amatissimo acero?

 ACERO: Il loro individualismo può spesso portarli alla solitudine, se i nativi dell'Acero non riescono bene a capire ciò che cercano negli altri, e principalmente, in loro stessi. Anche la costante ricerca di esperienze nuove può portarli a divenire eccessivamente confusionari, a volte eccessivamente nervosi, specie quando non riescono a trovare un obiettivo importante da raggiungere.

Già lo sapevo, grazie. 

 in amore: Amore:

Il loro cercare qualcosa di nuovo e originale può rendere l'Acero un amante dai gusti difficili, e difficile da trattare. Ma quando i nativi trovano un partner capace di non limitarli e di portare sempre qualcosa di nuovo nella relazione, sono in grado di far vivere all'altro una vita di coppia decisamente eccitante e divertente.

E vabbè, passaparola.

Ma non c'era anche l'oroscopo dei nativi indiani (pellerossa)?  

 

Falco rosso (già meglio che essere un cane):


Il Falco rosso è il simbolo delle grandi avventure e del coraggio. Il nato sotto questo segno non ama i compromessi e può apparire una persona scomoda. Questo non le impedisce di essere come è e di proseguire il suo "volo" verso le vette sempre più alte.
I nati sotto questo segno, non sono assolutamente attratti dalle persone troppo sognatrici o eccessivamente romantiche.
Puntano al sodo per cui il loro eros così pragmatico ha sollecitazioni positive unicamente con partners che poco concedono ai sentimentalismi.

Pure una terra-terra sono...  

D'accordo, affrontiamo questa giornata come vie' vie'.  Que sera sera...

 

 


 P.S. Cliccando sugli oroscopi, potete calcolare il vostro. Se avete tempo da perdere come me.

 

 


 

 

lunedì 16 settembre 2013

Passaggio a sud-sud-ovest (Marocco) 6. Mangiare quel che si mangia in loco

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couscous di agnello photo by JSpaccini (la ricetta qui)


Premetto che mi piace sempre mangiare il cibo del luogo (in qualunque luogo mi trovi) e che il cibo marocchino non mi è estraneo. Non conosco tutto, ma  lo apprezzo da oltre vent'anni, da quando ricevetti la ricetta per un coucous di tre carni. Poi, vivendo a Saint-Cloud, ho frequentato spesso con il mio gruppo teatrale LE MOGADOR, il ristorante marocchino della città, aperto fino a tardi.
Aggiungo che amo tutto ciò che è piccantissimo.

Quindi appena sbarcata a Rabat sono andata a mangiare locale: brochette de dinde et tajine.

brochette de dinde, riz, frites et légumes  (photo by JSpaccini)

Ma quel che più mi ha emozionata è preparare io stessa il tajine di verdure e merguez. Con l'apposito contenitore che si chiama tajine, appunto.

tajine de légumes et merguez photo by JSpaccini


E così questo l'ho preparato io. Lento, eh, ore per prepararlo, ma semplice e buono.

Come si prepara: elemento indispensabile, il contenitore. Senza, non si può. Altro elemento indispensabile: la pazienza. Terzo elemento indispensabile: il diffusore, questo coso qui.

Naturalmente togliete tutto quanto non vi piace: 
Prendete cipolle, patate, carote, zucchine, peperoni, peperoncini, aglio (con la camicia), sale, paprika, pepe, prezzemolo (meglio se alla fine), sale, un filo d'olio alla fine, forse un filo d'acqua. Tagliate tutto di traverso (le patate a cubetti, sono le più lente a cuocersi, le cipolle a rondelle) e riponete sulla base del piatto, aggiungete le merguez («salsiccia piccante di carne di manzo e di montone, speziata con abbondante peperoncino, che le conferisce il caratteristico colore rossastro» fonte: doctissimo).Chiudete con il coperchio a cono e lasciate cuocere a fuoco basso, mescolando ogni tanto.
Cottura a occhio (ma non meno di 1h, se avete messo a fuoco bassissimo. Poi basta assaggiare).

STOMACI DELICATI ASTENERSI




domenica 15 settembre 2013

Passaggio a sud-sud-ovest (Marocco) 5. Taxi o tramway?

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A Rabat, se non hai la tua vettura personale (e io non l'ho), per spostarti hai 3 possibilità:

1. andare a piedi
2. prendere il tassì (o taxi che dir si voglia)
3. prendere il tram (o tramway, vedi sopra)

Io sono una che cammina tanto e volentieri. Tuttavia (c'è sempre un tuttavia, sennò che lo scriverei a fare questo post?), i miei spostamenti SU TACCHI prevedono un 5 km di media (e i marciapiedi sono tutti sconnessi, bella scusa sì).

Soluzione 2: il tassì.
Il tassì?!?!?!, direte voi. Con quello che costa. Sì, ma qui non costa. Funziona come una sorta di autobus.




Si riconoscono perché sono  perloppiù FIAT UNO abbastanza sgangherate (ma ho visto anche Logan nuove fiammanti), di un azzurro tipo tafano non brillante. Sul tettuccio c'è il numero con l'insegna PETIT TAXI e prendono a bordo fino a 4 persone (che salgono dove e quando vogliono, basta alzare il braccio).

Il tragitto può anche essere mezzo chilometro, tanto paghi a tassametro (ce ne sono due, bisogna tener d'occhio a quanti dirhams sta quando si sale e quando si scende). Si chiede al tassista se va nella nostra direzione e si sale. Dicono che si paghi tra i 4  e i 6 dhs. Sarà. Io ho pagato 6 dhs solo il primo giorno per un percorso di 5 km. Poi ho pagato sempre di più, fino a toccare la somma folle (si fa per dire) di 32 dhs (= 2€07).

I tassì azzurro tafano non possono uscire dalla città (trafficatissima nelle ore di punta come tutte le città). Per entrare in/uscire dalla/ città ci sono le Mercedes bianche (grand taxi)  stile zingaro anni '70-'80. Quelle costano per davvero, l'equivalente di 19 euro. Certo, niente rispetto a una corsa in taxi Orly-Saint-Cloud (22 km = 46 euro minimo).
Dicono inoltre che esistono autobus-navetta aeroporto-città ma io non ne ho visti il giorno del mio sbarco. Quindi è un'incognita.


photo by JSpaccini

E così son passata alla modalità 3: il tram. Nuovo di zecca, 2 linee, 6 dhs. Salgo, mi siedo, so dove arrivo e quando arrivo. Mi piace e me ne servo.

Dimenticavo: il controllore sale a ogni corsa. Sicché tutti hanno sempre il biglietto correttamente obliterato.

photo by JSpaccini



Passaggio a sud-sud-ovest (Marocco) 4. Dal parrucchiere

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dove vado io è tipo questo, ma più grande e meno moderno


Noi donne quando ci spostiamo abbiamo altre curiosità, componenti, priorità, rispetto agli uomini. 

Una di queste è: E mo' dove vado a farmi i capelli?

Certo non tutte le donne e non rispetto a tutti gli uomini. Ci sono donne che fanno lo shampoing a casa, che si tingono da sole, che non si tingono, etc. 

Io appartengo alla categoria: debbotingermichénonhourgenzadivedereimieicapellibianchiesonostancadifaredamepoihoicapelliriccielivoglioliscilisci.

Inoltre, non sono solo levantina inside, sono anche una specie di Paperon de' Paperoni in erba (Piccole Tirchie crescono), sicché non vado dai parrucchieri che prendono in franchising le marche francesi che qui abbondano (e che fanno prezzi francesi).

Certo, rischio. Così ho scovato un salon de Coiffure & Esthétique (tale Princess Beauty) dai prezzi modici e dai modi spartani ma efficienti.
La prima volta che sono andata non mi sono arrischiata oltre allo shampoo, maschera e brushing.
Tempo di attesa: poco. 
Grado di soddisfazione: pieno. 
Costo: 40 dhs (= Tre euro e cinquantasette cts).

La seconda volta, oggi domenica, mi sono allargata: shampoo maschera brushing (che poi sarebbe messa in piega con il phon) tinta capelli e sopracciglia. 

Ho speso un botto: 240 dhs (= 21euro ca.)...

Alla prossima, provo anche il massaggio rilassante (100 dhs/8€70) e poi quello dimagrante (150 dhs/13€).

Ora, amiche romane che volete prenotare un volo per venire qui a farvi i capelli e passare il week-end in casa mia e in giro, che dirvi?, fate come Maximus the Gladiator (clicca qui)!



Passaggio a sud-sud-ovest (Marocco) 3. Negoziare al mercato

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                                                                                                          Perché sono levantina inside


Vi piace «marchander» (tirare sul prezzo) quando fate la spesa? Questo post fa per voi.
 
Non ho ancora un rapporto preciso con il cambio dirham-euro e più in generale non ho mai avuto un rapporto corretto con l'aritmetica. 
 
 A ogni buon conto: vado al mercato (quanto mi piace!) e compro insalata, carote, patate, pomodori (coeurs de pigeon, i francesi riconosceranno). Il fruttivendolo fa un conto senza pesare nulla e mi dice:
- 32 dirhams.
 
Io che ancora penso dirham = euro, penso 30-32 euro. E mi inalbero.
 
- Che cosa? Non è possibile! Ricalcoliamo.
Lui tergiversa, mi dice quanto costa ogni singolo pezzo e alla fine conclude:
- Ah no, 28 dhs.
 
Sguardo mio fisso (in quanto tonto, non avendo ancora capito che non sono euro)
- ...
- Facciamo 25 dhs.
- Così va bene, dico io.
Ricorro al cell. convertitore dhs/euro
25 dhs = 2 euro 23 cts. Mi vergogno (ma questo è il Paese per me).
                                                                                                                                    

sabato 14 settembre 2013

Passaggio a sud-sud-ovest (Marocco) 2. Svegliarsi alle 5h30

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Ma perché una persona normale dovrebbe svegliarsi alle 5h30?

Perché dorme accanto al minareto.



photo by JSpaccini

La prima volta che sono stata risvegliata dall'invito alla preghiera del muezzin mi è preso un colpo: sognavo che stavano tirando il collo a un gallo. Poi mi è stato spiegato. Ancora mi sveglio, ma poi mi riaddormento. A volte mi è successo di non sentirlo per nulla. Comunque non sono più sconvolta dalla sveglia arci-mattutina.

Eppure è là, per i fedeli, tutte le mattine (e durante il giorno).

Metto un video così potete capire anche voi com'è (a meno che non lo sappiate di già perché abitate vicino a un minareto).

(Clicca qui e ascolta dal secondo 18" - un assaggio)





Passaggio a sud-sud-ovest (Marocco) 1. come salutare

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dal blog Rabat ville royale di Luc Baille

Scrivo qui piccole cose, la maggior parte e con dovizia di particolari sul mio muro di fb. Qui un concentrato di curiosità, divertissements.

Premesso che (e chi mi conosce lo sa bene) conosco solo due o tre realtà sociali (l'Italia, la Croazia e la Francia, quelle che ho vissuto), mi piace scoprire e annotare quel che vado pian piano scoprendo del Marocco, anzi di Rabat, anzi quel che credo di scoprire di Rabat.

Cominciamo dai saluti.

Il Marocco è bilingue: si parla arabo (e anzi, credo soprattutto la darija che significa «dialetto») e francese. Casco bene col francese. Però il francese che mi porto appresso è quello di Parigi (Saint-Cloud) e marginalmente di Caen. Con tutti gli usi e costumi connessi.

Quindi anche se a Rabat dico Bonjour, Monsieur/Madame,  esattamente come a Saint-Cloud, mi sono accorta che il mio buongiorno zoppicava, mancava di qualcosa.

Il sorriso? No, perché in Marocco i sorrisi sono come in Italia: si sprecano (almeno, io la ricordo così, l'Italia). In Francia, il sorriso è una option (un optional, direbbero a Roma); anzi, meglio evitarlo.
Quindi non era il sorriso.

Alla fine ho capito. Era una cosa che, lì per lì, avevo attribuito a un moto personale del mio interlocutore, tra l'altro anche un po' troppo intimo nei miei confronti (anni di Parigi intaccano l'animo umano):

al Bonjour Monsieur/Madame segue sempre un ça va? (se si è educati: Vous allez bien?).

E così da stamattina è tutto un proliferare da parte mia di frasette di questo tipo - che distribuisco a destra e a manca -, anche se mi è parso buffo apostrofare così il poliziotto cui chiedevo indicazioni stradali (traduco):

Buongiorno signor agente. Sta bene? Dove vado per la rue des Consuls?

E lui, rispondendomi affermativamente, mi  ha posto la stessa domanda e poi:

Buongiorno signora. Come stai? Hai la macchina? No, e vabbè, sei giovane, hai le espadrillas (non le avevo, avevo gli scarponcini di pelle NeroGiardini, n.d.r.), ti puoi fare 450 mt a piedi.

Buffo, ma mi abituerò. Camaleontica, sono.

sabato 31 agosto 2013

Trasferimento

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Mi trasferisco in Marocco. A presto!

sabato 6 luglio 2013

Les Macarons vs les Merveilleux (specialità francesi) + video di Crozza

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I macarons sono una specialità francese. Pasticcini colorati. Meringhe. Sono così noti che (quelli di una certa marca, Ladurée) vengono serviti - come prelibatezza - a bordo della compagnia British Airways open skies.
Costano in media 1€25  l'unità, poi quelli di Ladurée costano circa 2 euro l'uno.
Per la colorazione e trucchi vari, rinvio a questo blog, La lettre gourmande (cliccate sul nome).

Ai macarons, preferisco Les Merveilleux de Fred (meringa e panna in varie declinazioni, ma più morbidi, rispetto ai macarons, che, al palato, "mi sanno" un po' di ostia). Sono più cari dei macarons. Ecco i prezzi:



Prix :
-     individuel :   2,95 €
- 4 personnes : 13,60 €
- 6 personnes : 20,40 €
- 8 personnes : 27,20 €

Les Merveilleux de Fred nel 7°, 15° e 16° arrondissements di Parigi




Ciò detto, non amo granché i dolci e mi pare una grande esagerazione tutta 'sta storia del cibo perfetto. Aggiungo presa in giro di Crozza che "fa il verso" al dilagante Joe Bastianich.

P.S. Sono andata a vedere the Original. Sarà pure antipatico, ma i piatti presentati sono davvero mappazze e cose tristissime di già solo  a vedersi...



Maurizio Crozza imita Joe Bastianich

sabato 9 marzo 2013

Pensierini sulla ricostruzione di una città (osservando una targa)

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Quando esco dall'università per andare alla stazione ferroviaria che mi riporterà a casa, percorro il tratto di strada che le separa con gli occhi all'insù.

Ecco che cosa ho trovato durante il tragitto:





È un esempio (non l'unico) di altorilievo al di sopra delle porte (qualcosa che mi ricorda il razionalismo italiano e terra-terra l'urbanistica fascista). Tecnica e uso della tecnica su influenza degli americani che parteciparono finanziariamente alla ricostruzione di Caen e ammirativi del Razionalismo italiano (cfr. stile del Campus 1 dell'Università di Caen), qui qualificato come Modernismo.
A qualche metro dall'altorilievo, campeggia questa targa:





Traduco per i non francofoni:

«Simbolo della rinascita di questa città annientata e liberata nell'anno 1944 questa nuova piazza è stata costruita dai raggruppamenti di sinistrati dal 1948 al 1960 sotto la direzione di Marc Brillaud de Laujardière architetto capo».

La nuova piazza è Place de la Résistance
Marc Brillaud de Laujardière è praticamente l'uomo che ha ricostruito Caen dopo i bombardamenti alleati. Si è occupato anche della ricostruzione di Saint-Malo, quasi interamente distrutta, ma pur non essendo un'esperta - a occhio - mi pare che il concetto di base sia stato diverso: nella cittadina bretone si è ricostruita una città di cartone, nel senso tale e quale al passato (ma è tutto falso).

Saint-Malo oggi : www.linternaute.com

Per Caen invece si è pensato a ricostruirla in maniera moderna, un po' come fece - ma meno indiscriminatamente - l'architetto Auguste Perret, il quale modernizzò Le Havre in maniera forsennata, perlomeno  a giudizio di Brillaud de Laujardière.
Per la città normanna si utilizzò la pietra del luogo, la cosiddetta pierre blonde di Caen, una pietra che viene dal mare, calcarea, di un bianco crema tendente al giallino, senza asperità, molto malleabile.

Le Havre oggi www.paesionline.it

A Caen, il risultato finale è un ibrido:
tendenza haussmanniana modernizzata, pietra bionda di Caen, zone rimaste antiche (Le Vaugueux), il castello rimasto intatto per fortuna - nonostante Yves Guillou (all'epoca sindaco della città) avesse proposto di farlo attraversare da una sorta di via trionfale -.


©Jacqueline Spaccini

Proseguo la mia strada.

sabato 2 marzo 2013

Torta alla frutta secca degli sportivi (Gâteau aux fruits secs des sportifs)

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Premessa: la ricetta mi è stata data da una compagna di nordic walking, Anne-Sophie... da tutti richiesta (la ricetta), dopo averla assaggiata e contesa, giacché vista la bontà, è finita in un attimo.

Avvertenza: questa torta deve contenere almeno 12.000 calorie per fetta. Poi non dite che non l'ho detto. Noi l'abbiamo mangiata dopo 2 ore di marcia nella foresta di Meudon, sulla neve...

TORTA ALLA FRUTTA SECCA DEGLI SPORTIVI

Ingredienti: 

3/4 di un pacchetto di petit beurre LU (o anche altra marca o anche petit brun - per gli italiani: semmai, ORO SAIWA). Da un minimo di 20 a un massimo di 24 biscotti, per intenderci.
150 g di burro
2 uova
1 barattolo di latte condensato zuccherato (1/2 kg; ma anche di meno e anche di più, a occhio)
frutta secca di ogni tipo (nocciole, noccioline, noci, mandorle, uvetta, mirtilli, noci pecan)
albicocche secche intere snocciolate morbide
un goccio di rum (aut altro liquore) oppure di vaniglia (fialetta o altro)
1 stampo tortiera dal diametro di max 24 cm (meglio se 22 cm ) già imburrato.

Preparazione:

Schiacciare grossolanamente i biscotti e mescolarli con il burro fuso.
Tappezzare il fondo della tortiera.


Disporvi sopra un bello strato di frutta secca.


In un contenitore, sbattere le uova con il latte condensato, aggiungere un po' di vaniglia o di liquore (io ho messo il rum). Versare il tutto sopra la frutta secca.


Cuocere dai 30 ai 40 minuti a 180°C in un forno preriscaldato.
Ecco il risultato:










martedì 26 febbraio 2013

Marche nordique o della felicità ad attraversare una foresta

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Non sanno più, i pali del telegrafo,
d’essere stati alberi.
Non tentano nemmeno, a primavera,
di emettere un racimolo.
Maria Luisa Spaziani

Marche nordique è il termine francese. Tale attività - pratica sportiva per alcuni - in Italia viene denominata con il termine inglese nordic walking (e raramente: «camminata nordica»).
Anche a chi è digiuno sarà capitato di vedere gruppetti di persone vestite in maniera "montana" con un paio di bacchette, bastoncini, qualcosa che assomiglia ai bastoni degli sci. Una specie di sci di fondo, insomma. Solo che non ci sono sci, ai piedi di questi strani e allegri marciatori. E infatti gli sguardi dei passeggiatori che incontrano gli sciatori senza sci è spesso perplesso e/o divertito.

Però c'è da dire che i marciatori di questa disciplina quando non sono «seri professionisti dell'impegno agonistico», bensì soltanto degli amatori coscienziosi, si divertono tanto.

Oggi, a distanza di un anno dall'aver cessato quest'attività per motivi di orari lavorativi, sono tornata col mio gruppo dello scorso anno, guidato dalla prof più simpatica che conosco, una normanna biondissima che risponde al nome di Corinne.

Appuntamento alle 14.00 sotto la Tour hertzienne nella foresta di Meudon, a 7,5 km da casa mia.

Come indica il suo nome, si tratta di una torre radio (la prima in Francia) altissima



Oggi abbiamo trovato la neve nella foresta. A parte il passo sostenuto, reso agevole dai bastoni quando si affrontano impervie salite e discese scoscese (che ricordano una canzone di Lucio Battisti), la cosa bella dell'andare per 2 ore in una foresta in compagnia, con la neve e con la pioggia, con il sole e con il vento, con le scarpe che alla fine anche le migliori si inzuppano di acqua, la cosa bella, dicevo, è che SI ATTRAVERSA LA NATURA.



Pur marciando, rischiando spesso di scivolare (quindi sguardo basso a guardare dove si mettono i piedi), si ha il tempo di alzare gli occhi e ammirare (godendone) la meraviglia di una foresta coi suoi alberi selvatici, e quelli già tagliati ormai diventati legna (che tristezza) e dai quali emana un odore buono, un odore familiare che ti fa sentire bene nel mondo,




E poi c'è il sole che d'improvviso irrompe e filtra sul laghetto ghiacciato coi pensieri ad involarsi seguendo il ritmo della musica che fa compagnia nelle orecchie, quando non si ha voglia di chiacchierare con il resto del gruppo...

RAGONDINS

E si arriva ai ragondins, parola francese che designa il castorino degli stagni (in italiano: la nutria). Ce ne sono molti attirati a riva da gente che dà loro frutta, carote, verza. Io non ne avevo mai visti e non pensavo fossero così grandi (più grossi di un grosso gatto). Un uomo accanto mi dice che lui nelle Landes ha mangiato il pâté di ragondin. Credevo che mi prendesse in giro, e invece è proprio così!


 Foto di gruppo

non è una meraviglia?



E dopo 2h, sulla neve, riponendo i bastoni nella vettura della nostra prof, scopro che hanno deciso di preparare una merenda, di festeggiare: tre torte (un far breton, una torta alle pere, e una delizia detta torta alla frutta secca, saranno state 12.000 calorie, ma era straordinario), il tutto innaffiato da sidro e soprattutto dal Caribou, che è un vino liquoroso fatto nel Québec ma di origine amerinda (24°... assomiglia come sapore al vermouth rosso o forse al marsala). Con la marche nordique non si hanno MAI dolori alle articolazioni, si è appena un po' stanchi, ma passa subito. Garantisco.
Oggi, sono tornata a casa particolarmente contenta. E ci credo.

sherry canadese, whisky (o vodka o rum) e acero, cannella, chiodi di garofano: 
una bomba!
(si beve a carnevale)

BENEFICI DELLA MARCHE NORDIQUE (fonte wikipedia):
Rispetto alla normale camminata, Nordic Walking (chiamato anche pole walking, o camminata con bastoni) comporta l’applicazione di una forza ai bastoni a ogni passo. Ciò implica l’uso dell’intero corpo (con maggiore intensità) e determina il coinvolgimento di gruppi muscolari del torace, dorsali, tricipiti, bicipiti, spalle, addominali e spinali, assente nella normale camminata. Nordic Walking può generare un incremento fino al 46% nel consumo di energia rispetto alla camminata senza bastoni. È stato anche dimostrato l’aumento di resistenza della muscolatura del tronco superiore fino al 38% in sole dodici settimane.
Il coinvolgimento forzato della muscolatura genera effetti superiori a quanto ottenibile con una normale camminata con gli stessi ritmi, come ad esempio:
  • aumento generalizzato della forza e resistenza nei muscoli principali e nel tronco superiore
  • aumento significativo della frequenza del battito cardiaco a parità di ritmo
  • miglioramento delle vie vascolari ed efficienza dell’apporto di ossigeno
  • maggior facilità nella risalita di pendii
  • consumo di maggior quantità di calorie rispetto alla normale camminata
  • miglioramento di equilibrio e stabilità
  • alleggerimento significativo degli sforzi su anca, ginocchio e caviglie
  • riduzione degli sforzi sulla struttura ossea

venerdì 8 febbraio 2013

Silone parla dell'impossibilità per un intellettuale di evitare una presa di posizione

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«La dittatura non ammette per gli intellettuali altro dilemma:  servire o ribellarsi»

lunedì 4 febbraio 2013

Gioventù partigiana e letteratura (Calvino)

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Preparando le lezioni, spulciando su youtube, trovando video interessanti da proporre ai miei studenti.

Eh sì, il mio è proprio un bel lavoro.