venerdì 26 settembre 2008

Rivedendo Intervista con il vampiro

Un Tom Cruise biondo e con gli occhi azzurri, diafano e e perverso ma che fa pena, non fosse per l'ultima scena del film

Intervista con il vampiro (clicca qui per la trama), 1994.

L'ho rivisto, di controvoglia. Non amo i film in costume a priori, con le dovute eccezioni (The Illusionist, per esempio, ma lì per via del personaggio di Paul Giamatti, clicca qui per la trama).
Non amo i film decadenti, pieni di parole che si vogliono importanti (cfr. video più in basso).
Non amo l'ambiguità, diciamolo anche.

Ma l'ho rivisto. A casa mi dicono che m'era piaciuto alla prima visione; a me pareva il contrario.
Insomma, dopo 118 minuti, il giudizio non è mutato: il film appartiene a un genere kitsch rococò (passatemi la pseudoinvenzione) che mi disgusta.

Bello fisicamente - e terribile - Lestat, l'angelo maledetto nelle fattezze di Tom Cruise. Meno riuscito il mezzouomo-mezzovampiro Louis (Brad Pitt), ma qui in casa mi contestano e dicono il contrario.
Ridicolo - ma proprio ridicolo - Armand, il vampiro quattrocentenne Antonio Banderas. E lì, siamo d'accordo tutti (tutti... 3 su 3).
Bravo Stephen Rea - attore feticcio di Neil Jordan - che interpreta Santiago, il vampiro tuttofare di Banderas. Odiosa invece Claudia (Kirsten Dunst, all'epoca dodicenne), la vampiretta cattiva.
Impeccabili i colori, i costumi, l'atmosfera (c'è di mezzo Dante Ferretti, e si capisce).

Insomma, a mio avviso un film pretenzioso, pieno di cose dette che andavano semmai suggerite. E anche un po' splatter. Manieristicamente, raffinatamente. Uno splatter in punta di piedi (o di forchetta, fate un po' voi).


Lestat e Louis (ma il film è a colori)




(video youtube con la ridicolerrima frase "Tu sei bellissimo, amico mio")
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4 commenti:

Anonimo ha detto...

D'accordo su tutto o quasi. E' un film kitsch, probabilmente sopravvalutato.
Ma il personaggio di Claudia è la cosa migliore del film.
Da riflettere sulla sua età e di conseguenza sulla sua eterna condizione prepubere. Uno dei più grandi miti - nonché fonte di desideri, incubi e patologie. Ma ad Artemide non possono interessare, visto che lei ne è l'antidoto! HH

Jacqueline Spaccini (Artemide Diana) ha detto...

Senti un po'... HH sta per Humbert Humbert?!?

Uhmmm...

Siamo davvero agli antipodi.

Anonimo ha detto...

Be' non è male come nickname, no?

Anonimo ha detto...

Perche non:)