(22 marzo 2008) photo by Jacqueline Spaccini © All rights reserved
sabato 22 marzo 2008
Il caffè bastardo
Tu che leggi magari non te ne accorgi nemmeno.
Tu che leggi ti prepari il caffè ogni giorno, più volte al giorno, oppure detesti il caffè.
Quando stai "altrove", dove la parola si pronuncia in un altro modo, il caffè che bevi nei bar è bastardo (odio la parola, ma qui ci sta bene). Là, l'espresso equivale a una dose inferiore di brodaglia nera nella tazzina.
La macchinetta (non quella che ho fotografato, ché non saprei nemmeno usarla) diventa indispensabile. Tant'è che i pochi amici che mi vengono a trovare sanno di dover mettere nella loro valigia o una nuova caffettiera o qualche pacco di Lavazza crema e gusto, gusto forte.
Il profumo del caffè italiano mi sta dentro come un marchio impresso nell'anima.
(E meno male che della pasta, invece, me ne frego)
Pubblicato da
Jacqueline Spaccini (Artemide Diana)
alle
19:58
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la cuccuma (in un ristorante di Firenze)
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