sabato 19 aprile 2008

Nuovo romanzo: CALLUNA VULGARIS (pubblicità)

Fresco di stampa:



Alessandro Iovinelli
CALLUNA
VULGARIS

Faenza, MOBYDICK, I libri dello Zelig, 2008,
p. 189, 14€




Perché Giuliano Spàttola, appassionato
conoscitore di cinema e letteratura, stenta a far sua
la verità che Erica, amorevole compagna dal
"passo sicuro e spedito", è costretta a opporre
alla lettura di secondo grado che lui dà della vita?
Per Giuliano, straniato osservatore di ombre
cinesi, gli accadimenti e i protagonisti in carne
e ossa esistono solo se "tradotti" in sequenze
e personaggi di celebri.
Nell'Italia dei primi anni Novanta, còlta nel
microcosmo della redazione di un giornale che
sta per essere travolto dall'avvento di una nuova
"barbarie" patinata, l'inetto Giuliano - più Zeno
Cosini che Ulrich, più Barney Panofsky che
Leopold Bloom - difendendo da una postazione
di retroguardia un'idea alta e organica di cultura,
ne incarna con ambiguità di grande spessore ora
comico, ora ironico, l'ultima possibilità
d'esistenza, l'essere cioè essa stessa vita.
Sarà il caso a trasformare Giuliano in un
protagonista sulla scena dove si decidono le
nuove strategie aziendali del giornale,
costringendolo a rimettere in discussione le
contrastate certezze private e professionali.
Nel romanzo di Iovinelli, scritto in una lingua
armoniosa e fluente, rivive lo spirito di una
sophisticated comedy, per via del ritmo e della
verve che anima i dialoghi tra i tanti personaggi
ben caratterizzati.
Anche la possibilità offerta a
Giuliano di cedere al canto della femme fatale
Verbena - trascrizione del desiderio del
contrario che ciascuno di noi si porta dentro
- rientra in un disegno narrativo che, attraverso
la sonda dell'umorismo, è capace di attingere le
profondità dell'animo umano, sciogliendo nel
sorriso sbandamenti, contrasti, dolori.

(dalla quarta di copertina)







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