sabato 6 giugno 2009

Che io dovessi andare a vedere Eric Cantona al cinema...

Ken Loach e Eric Cantona
durante le riprese del film
Looking for Eric

... mai e poi mai l'avrei creduto.
Ancora una settimana fa, sorbendomi il trailer, pensavo: Tutto loro, ah no, io proprio non me lo vado a vedere.

Ma si sa com'è pieghevole la natura umana.
Come una sdraio.
Complice il fatto che Ken Loach non mi ha mai delusa (è uno dei miei registi preferiti) e che sì, insomma... a Caen o vedevo questo o vedevo robaccia tipo Quelque chose à te dire... avevo anche la riduzione... vabbè, sono andata a vedere questo benedetto Looking for Eric.

Per chi fosse poco avvezzo alle cronache footballistiche, Eric Cantona si può narrativamente riassumere qui (il pezzo è lunghissimo, ma anche illuminante).

L'Eric del Lookin for è quello a sinistra,
interpretato da Steve Evets (bravissimo)


Il film è carino, Canto(na) ha un ruolo strategico (d'altronde il soggetto è suo - per quanto ampiamente rimaneggiato dallo sceneggiatore di Ken Loach). L'Inghilterra che il regista britannico ci mostra è sempre una terra sconosciuta ai più.
No, la storia non la racconto.

Canto, soprannominato King Eric
(ci crede oh come ci crede)


E comunque: Quand les mouettes suivent un chalutier c'est qu'elles pensent qu'on va leur jeter des sardines (frase storica del filosofo calciatore).

Ispirata dal film, non appena rientrata a casa, ho rimesso le scarpe da ginnastica, un paio di
fuseaux e sono uscita di casa per fare un po' di corsetta.
10 minuti dopo ero morta.

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