A Patrizia L M
La bibliotechina della foto di sopra è il povero luogo dove inserisco alla meno peggio i libri che tengo provvisoriamente qui. Presto ripartiranno per l'Italia e al loro posto ne metterò degli altri (insieme con i cd, mentre i dvd li vendo).
Da tempo leggo più spesso per dovere che per piacere (poi nel dovere c'è anche il piacere, ma è un'altra cosa). Sono per lo più saggi di arte e di letteratura italiana; spesso di critica, di metodologia.
Quest'estate ho letto dunque due soli libri per divertimento, per relax, semplicemente per occupare piacevolmente il tempo, due testi narrativi. Si tratta di un autore che mai avrei creduto potesse piacermi, per via del successo planetario che riscuote. Atteggiamento snobistico, si dirà. Ma no, ma no, sono qui per fare mea culpa e dire che La caduta dei giganti di Ken Follett è proprio un bellissimo romanzo. Lo consiglio a tutti, soprattutto ai giovani (e attendo l'uscita del seguito, L'inverno del mondo che in Francia uscirà solo a ottobre 2012 ).
Del secondo libro Due storie sporche, un dittico di due novelle, conoscevo e apprezzavo di già il suo autore, Alan Bennett, per aver letto il suo bel La cerimonia del massaggio.
Poi sto finendo di rileggere (ma per lavoro) tutti i testi di Ignazio Silone. Libri belli ma difficili, soprattutto se li si deve leggere cercando una chiave di decodificazione dell'avventura umana e politica dello scrittore abruzzese.
Se qualcuno mi chiedesse quali libri leggere, quali libri consiglio... ecco io non riesco a scegliere un libro su misura dell'altro. So solo sceglierlo su di me e allora qui scriverò per quella persona quel che io amo ho amato e amerò.
LETTERATURA
1) Il deserto dei Tartari di Dino Buzzati - occorre avere animo forte, un certo disincanto nei confronti della vita ma anche una passione nel viverla (e aver preferibilmente passato la quarantina);
2) La città e i cani di Mario Vargas Llosa - bello e crudele, perché ti insegna a guardare le cose e le persone sotto un altro punto di vista;
3) Cent'anni di solitudine di Gabriel Garcia Marquez - perché è una favola amara ma piena di amore, ti aiuta a non dimenticare che il sogno fa parte della vita;
4) La luna e i falò di Cesare Pavese - speranzoso fino all'ultimo e pacatamente disilluso - che ti spinge alla ricerca delle tue origini (va fatto, anche se ciò non serve a risolverti i problemi);
5) Picnic e altri guai (ma anche La mia famiglia e altri animali) di Gerald Durrell (non il fratello Lawrence, mi raccomando!) - ironico, divertente, piacevolissimo, garbatamente irriverente - perché nella vita c'è un tempo anche per sorridere;
6) Moon Palace, Il libro delle illusioni
, la Trilogia di New York (intellettualmente, il mio preferito), Follie di Brooklyn, Nel paese delle ultime cose (il più difficile, il più amato) di Paul Auster - autore diverso; piace molto piace poco, dipende. A me ora piace meno, le ultime cose non le ho lette (anche se le ho in biblioteca);
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Paul Auster |
Potrei continuare fino a 100 e oltre. Metto qui allora solo qualche titolo che son certa raccoglierà larghi consensi (i miei compresi):
Alice Munro Troppa felicità (per chi come me ama i racconti); David Lodge Il professore va al congresso (soprattutto se siete dei professori); Carlos Ruiz Zafòn L'ombra del vento (intrattiene fino alla fine); Antonio Tabucchi Il tempo invecchia in fretta / Sostiene Pereira / Requiem / I volatili del Beato Angelico etc.; (per chi ama gialli e thriller) Jeffery Deaver I corpi lasciati indietro / Giorgio Scerbanenco Traditori di tutti / Carlo Lucarelli Almost Blue.
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Wislawa Szymborska
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Per la poesia:
imperdibili lo spagnolo Pedro Salinas
La voce a te dovuta e
La gioia di scrivere. Tutte le poesie della polacca (umanissima) Szymborska (clicca
qui).
Avete perso l'incontro con l'arte? Volete leggere la sua storia senza annoiarvi (ma senza per questo leggere PippoPluto&Paperino)? Consiglio l'intramontabile Storia dell'arte (Einaudi) di Ernst H. Gombrich.
Film? Al volo, ne consiglio uno che è la colonna sonora della mia vita. Sembra un film scemo, una commediola, ma c'è tutto il senso della vita e dell'amore, lì dentro. Mi riferisco a
Ricomincio da capo (
Il giorno della marmotta) di Harold Ramis con Andie McDowell e Bill Murray.
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The Tree of Life |
Film italiani BELLI recenti?
La prima cosa bella di Paolo Virzì e
La nostra vita di Daniele Luchetti.
Degli americani ho molto amato (film sul quale i pareri sono controversi)
The Tree of Life di Terrence Malick.
Se poi vogliamo andarci dentro duro, allora consiglio Blu di Kieslowski (o come diamine si scrive). Ma è un pugno, come 20 grammi, come Biutiful del grande messicano Alejandro Gonzalez Inarritu.
Buon tutto. Buona cura dell'anima (o come la chiamate).
P.S. Non ho volutamente inserito (per es.) Omero, Dante, Balzac, Stendhal, Dostoievski, Tolstoi, Kafka, Mann né l'amatissimo Verga perché per quelli non c'è bisogno di consiglio alcuno da parte mia.