venerdì 29 agosto 2008

Guerra e pace di Tolstoj: perché non l'ho potuto terminare


Non posso iniziare a leggere un libro di cui conosca - sia pure in parte - la trama. Lo stesso vale per i film.

Vado a tastoni, insomma.

Nel settembre del 1988, avevo in mano il primo volume di questo romanzo.

Al capolinea del bus extraurbano che mi avrebbe portato a Frascati (al lavoro), mi inoltravo nella lettura.

A un tratto, una voce dietro di me, fa: Sei già arrivata al punto in cui il principe Bolkonskij abbandona Natasha?

Richiusi immediatamente il tomo.
Ero a p. 2.
E lì sono rimasta.

n.d.r. La voce era di colui che - 6 anni dopo - sarebbe diventato mio marito (il secondo).

9 commenti:

Paolo Pantaleo ha detto...

E lo hai spostato lo stesso???

Jacqueline Spaccini (Artemide Diana) ha detto...

Pensa un po'... :)))

Elisheva ha detto...

:))

fiamma ha detto...

pero' ci sono anche tante altre cose!
(è bellisssimissimooo)

Jacqueline Spaccini (Artemide Diana) ha detto...

Non lo saprò mai, Fiamma. Son fatta così.

Isotta: :tu mi conosci, lo sai... (penso alla telefonata di stamattina, alla frase "a quanto pare....")

:DDD

Paolo Pantaleo ha detto...

Insomma, fermarsi a pagina 2 vuol dire niente Pierre Besucov, niente contessina Rostov... Ma almeno te la sei fatta raccontare la fine, da tuo marito, prima di concedergli la tua mano... :-)

Jacqueline Spaccini (Artemide Diana) ha detto...

Potrei dire di averlo letto, guarda.

Comunque, è più forte di lui: stamani voleva raccontarmi la trama di Timbuctù del MIO Paul Auster. Io - intanto - continuo nella lettura di Anna Blume...

gabrilu ha detto...

Però in un romanzo non è importante solo la trama...
Ciao :-)

Anonimo ha detto...

ciao, gabrilù :)

Jacqueline/Artemide non loggata