SISMA DELL'AQUILA IN ITALIA
PRIGIONE PER GLI ESPERTI
La sentenza può sembrare severa. Sei esperti in terremoti e il vice-capo della Protezione Civile, Bernardo De Bernardinis, sono stati condannati ieri a sei anni di prigione che si aggiungono all'interdizione di esercitare nella pubblica amministrazione. Erano accusati di aver sottovalutato i rischi del sisma, sei giorni prima del terremoto che ha fatto oltre 300 morti all'Aquila il 6 aprile 2009. I sette si erano riuniti in seno alla commissione italiana Grandi Rischi per analizzare una serie di piccole scosse avvenute durante i mesi precedenti. In particolare, le accuse del tribunale per loro sono state di aver dato informazioni troppo rassicuranti alla popolazione che invece avrebbe potuto prendere adeguate misure per proteggersi.
Da parte della difesa era stata richiesta l'assoluzione a partire dal fatto che nessun scienziato può - per definizione - prevedere un sisma. Se la parte civile ha apprezzato questa che è "una sentenza storica", la comunità scientifica, di cui oltre 5000 membri avevano firmato una lettera rivolta al Presidente della Repubblica italiano per difendere i loro colleghi, ieri sera era sotto choc.
(trad. JS)
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(1) Direct Matin 23/10/2012, p. 16