martedì 23 novembre 2010

Dove eravamo rimasti?

Ragazzi, è un periodo che va da schifo. Sto esagerando, lo so. Tuttavia, è da un po' che lavoro molto e raccolgo poco. Scrivo scrivo ma soddisfazioni, niet.

Una cosa fastidiosa è la memoria che cala, come la vista. Per chi - come me - è sempre stato dotato di una memoria in calcestruzzo, il ferro fa ridere. Per intenderci: entrando in una classe per la prima volta, molto prima del termine dell'ora conoscevo a memoria tutti i nomi. In realtà non li imparavo proprio tutti, ma quasi. Avevo un'elaborazione mnemonica associativa impressionante. Ora se qualcuno mi interrompe, faccio fatica a ricordarmi persino che stavo parlando di andare a preparare il caffè.

Stress, si dirà. Eh, sì, sì, ma non solo.
Comunque, in questa settimana ho finito di scrivere articoli, il nuovo libro è in stampa, ho fatto quasi tutti i partiels (i compiti in classe universitari). Sto studiando per bene il ruolo a teatro e provo ad allenarmi meglio per la sevillana (che sta alla Spagna come il flamenco sta ai Gitani). Forse ci scappa un museo col coniuge.
Mo' vediamo. Magari mi viene anche da scrivere qualcosa per gli altri blog.
Buone cose a tutti.

1 commento:

Clode ha detto...

Ma noi rimaniamo qui, in attesa che col caffè prepari anche qualcosa per noi, ed è un'attesa che non ci delude, mai.

qualche tempo fa l'ho detto ad una delle mie ragazzine... la cosa bella dei periodi, è che passano!
A lei è piaciuta!
;-)
un abbraccio