sabato 27 marzo 2010

Sollecitare la memoria involontaria

la scuola in questione

Ci risiamo, ritorno alla memoria.
Eh sì, perché stamattina mentre ero a passeggio con il cane, ho volontariamente deviato per costeggiare un liceo che è tutto cinto da cipressi. Quelli che si chiamano thuia (credo, ma non ne sono sicura) e che servono appunto per bordare, per recintare una casa, in questo caso, una scuola.

Ieri, ero passata di lì per caso (sempre col cane),
e sovrappensiero avevo avvertito un odore che mi aveva immerso in un passato fatto di atletica leggera, quando mi allenavo al Tre Fontane di Roma, all'EUR. Poi continuando a camminare, m'ero ritrovata a far visita ai miei nonni al cimitero di Gubbio, in Umbria.

Per ritrovare quelle sensazioni, di una me spensierata, oggi sono tornata a passeggiare lungo il recinto del liceo clodoaldiano. Ma le sensazioni si erano affievolite. Forse perché me le attendevo.

Insomma, ho definitivamente capito che a me la madeleinette proustiana funziona non col gusto bensì con l'olfatto, che giustamente il ricordo di ieri era involontario e quindi forte e infine ho capito che non si può fare i furbi con la memoria.

Peccato.

2 commenti:

  1. bellissimo post mia cara, grazie!
    ...e tanti auguri a tuo figlio ormai "grande" e
    di Buona Pasqua a te e famiglia, tua sempre lettrice,anche se commento poco,
    valverde

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