venerdì 6 febbraio 2009

La (mia) Galette des Rois - ricetta

Come molti sanno, la Galette des Rois imperversa intorno al 6 gennaio come dolce per i bambini.
Questa è la sua immagine commerciale. Di seguito, do invece la galette come la faccio io e come viene a me.


Premetto tuttavia che :
a) la pasta sfoglia la compro già bell'e fatta;
b) per le mandorle, nessuna voglia di comprarle e pelarle: nell'impasto della frangipane, (= crema di mandorle o al sapore di mandorle) c'è la polvere di mandorle e qualche goccia di un concentrato di mandorle amare che vendono al supermercato.

Ingredienti
:
per la crema alle mandorle (la frangipane dovrebbe avere anche la crema pasticciera, mais bon):

2-3 uova (io preferisco 2)
125 g di polvere di mandorle
125 g di zucchero
125 g di burro morbido
2 gocce di estratto di mandorle amare

per la galette:

2 paste sfoglie - tonde
1 fève - è evidente che in tempo di povertà era una semplice fava - o santon (un pupazzetto di ceramica o di porcellana, cioè questo)
1 tuorlo (o anche due) per spennellare

Il forno va preriscaldato a 22o° sotto e sopra (se lo avete ventilato, abbassate la temperatura)

Preparazione
:

Lavorare con una forchetta il burro con lo zucchero e la polvere di mandorle e mescolate finché non diventa un tutto omogeneo.
Aggiungete le uova (due oppure tre), già un poco sbattute e le 2 (di numero!) gocce di estratto di mandorle amare.
Continuate a mescolare, ma con una frusta (non elettrica).
Io aggiungo anche un po' d'acqua calda (poca, eh!), se vedo che la crema non viene omogenea...

Intanto ho srotolato una pasta sfoglia RIGOROSAMENTE tonda. Vi appoggio al centro la crema.
Spennello il contorno per 3 cm del disco di pasta (la ricetta dice di farlo col tuorlo; io lo faccio con l'albume, così "incolla" meglio)

Spalmo la crema, lasciando i tre centimetri spennellati intonsi. Metto il pupazzetto nella crema.



Srotolo il secondo disco di pasta sfoglia e lo sovrappongo perfettamente. Lo sigillo con dita e forchettate e spennello il tutto. Faccio un piccolo foro centrale (altrimenti si gonfia troppo) e un disegno con la forchetta.

Metto in forno per 20-25 minuti.

Lascio riposare e poi bon appétit ! Poi se avete un ragazzino che vuol trovare il pupazzetto e mettersi la corona di cartone dorato, sì da essere il Re di un giorno... beh, saprete bene come indirizzarlo verso la giusta porzione di galette.
Ecco di seguito il risultato:


Ci sarebbe anche tutto il rito del taglio e attribuzione porzioni galette, ma ve lo risparmio. Per la cronaca, la galette preparata alle ore 13h00, mezz'ora dopo era finita.


5 commenti:

  1. Complimenti!
    Ma sei proprio...inarrivabile!!!
    Baci

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  2. Cucù! eccomi qui! Ti avevo mandato un messaggio qualche tempo fa, ma ho visto che non è manco partito.
    Io sto bene.
    Vediamo un po'... Più che altro leggo, anzi mi sa che leggo troppo e produco poco! Pero' mi sta facendo il più gran bene. Insomma, un periodo di pausa, in cui lascio un po' dormire la creatività e faccio galoppare i neuroni ;o)-
    Leggo in media uno/due libri al giorno, da circa un mese e mezzo. Non esco più di casa, se non per comprare un cero libro...Il mio culo si sta manifestando e cerca di inglobarmi col suo grasso. Ma io resisto, e leggo!
    Tu come stai? Come va a Caen?
    Baci
    Isabella

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  3. Annamaria: in compenso, sono ... arrivabile a Ciampino. La risposta alle tue due domande è sì.

    Isa: Vuoi una dieta? A Caen siamo in vacanza. Da oggi. :)))))

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  4. La g.d.r. mi ha riportato all'infanzia. L'unico ricordo piacevole della nonna paterna (siriana trasferita a Toulouse con il nonno) è proprio quel dolce che preferiva alla bakhlawa e faceva preparare con un aroma in più: quello della cannella, ed era buonissimo, ricco e foriero di altri ricordi, benché fossi abbastanza piccola, provenienti da altri luoghi. Cian

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