domenica 28 settembre 2008

Un tranquillo week-end normanno

Cathédrale d'Evreux photo by Thomas (site web: http://www.azurs.net)

Avvertenza: cliccando sulle parole in rosso, si possono vedere le foto

Questa volta sono preparata: gli abitanti di Évreux si chiamano Ébroïciens.

La vista che avevo dinanzi a me, mentre mangiavamo una bistecca di vitello affogata nei funghi con contorno di fagiolini era ancor più bella che in questa foto: infatti, oltre alla cattedrale cinquecentesca più volte ricostruita (incendi, bombardamenti e un uragano l'hanno presa di mira nei secoli), il panorama includeva il bellissimo museo e un canale sornione che scorre di fianco alla cattedrale. E poi - incredibile dictu - il sole era tapant.

Intorno a noi - a colonna sonora del nostro pasto - una musichetta a tutto volume proveniente dal vicino manège senza bimbi, andava dai tanghi anni '50 al ballo del qua-qua (french version), da Sous les ponts de Paris (Maurice Chevalier) a Milord (Édith Piaf)...

Il cameriere tuttofare correva di qua e di là, dicendomi che lui si accorgeva di tutto (assenza di posacenere) e sentiva tutto (il mio spazientimento nell'attesa della successiva portata), e poi dimenticava di portarci la famigerata carafe d'eau e la tarte normande.

Tra i clienti della nostra brasserie, degni di nota: il braccialetto in argento a maglie larghe e pesanti, su un omone sessantenne di 90 chili tutto in nero stile newportual (stile che invento qui), un tizio dalla facies alla Dominique-Fernandez che ha impiegato un quarto d'ora per svuotare la sua tazzina di caffè, un altro che per tutto il tempo ha apposto la sua firma-sigla a degli incartamenti (ma di domenica?!?) e una gentile settantenne con tacchi a spillo e immenso tatuaggio a cuore trafitto che consumava delle moules-frites...

Poi, siamo passati per un villaggetto dal titolo impietoso: Crèvecoeur (-en-Auge). Un pugno di villettine senza pretese battute come battigia dalle onde sonore del traffico. Crepacuore, appunto.

E allora mi viene in mente anche la canzone del nostro Bersani, così divertente, leggera (al di là delle intenzioni del suo autore), come il mio animo di oggi. E la metto qua sotto.

P.S. E mi si è pure rotta la macchinetta fotografica digitale...





4 commenti:

  1. Tutto quanto proprio bello, a cominciare dalle tue parole per finire con quelle di Bersani. Ma il tipo alla Dominique-Fernandez doveva essere irresistibile.. :-)

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  2. ;))))
    Non ti dico...

    Avevo l'impressione che la sua tazzina fosse come quei bicchieri che usano i prestidigitatori...

    Jacq dal pc figlio

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  3. newportual e' bellissimo.. ;-) rende molto l'idea.. vicino Bologna c'e' Crevalcore, e pare derivare dall'antico nome latino "Crepacorium".. riferito non alle crepe del cuore, ma alle crepe della terra, quando il fango si essicca. Buona settimana :-)

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  4. Buona settimana anche a te (e grazie per l'indicazione... emiliana)

    :)

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