sabato 14 settembre 2013

Passaggio a sud-sud-ovest (Marocco) 1. come salutare


dal blog Rabat ville royale di Luc Baille

Scrivo qui piccole cose, la maggior parte e con dovizia di particolari sul mio muro di fb. Qui un concentrato di curiosità, divertissements.

Premesso che (e chi mi conosce lo sa bene) conosco solo due o tre realtà sociali (l'Italia, la Croazia e la Francia, quelle che ho vissuto), mi piace scoprire e annotare quel che vado pian piano scoprendo del Marocco, anzi di Rabat, anzi quel che credo di scoprire di Rabat.

Cominciamo dai saluti.

Il Marocco è bilingue: si parla arabo (e anzi, credo soprattutto la darija che significa «dialetto») e francese. Casco bene col francese. Però il francese che mi porto appresso è quello di Parigi (Saint-Cloud) e marginalmente di Caen. Con tutti gli usi e costumi connessi.

Quindi anche se a Rabat dico Bonjour, Monsieur/Madame,  esattamente come a Saint-Cloud, mi sono accorta che il mio buongiorno zoppicava, mancava di qualcosa.

Il sorriso? No, perché in Marocco i sorrisi sono come in Italia: si sprecano (almeno, io la ricordo così, l'Italia). In Francia, il sorriso è una option (un optional, direbbero a Roma); anzi, meglio evitarlo.
Quindi non era il sorriso.

Alla fine ho capito. Era una cosa che, lì per lì, avevo attribuito a un moto personale del mio interlocutore, tra l'altro anche un po' troppo intimo nei miei confronti (anni di Parigi intaccano l'animo umano):

al Bonjour Monsieur/Madame segue sempre un ça va? (se si è educati: Vous allez bien?).

E così da stamattina è tutto un proliferare da parte mia di frasette di questo tipo - che distribuisco a destra e a manca -, anche se mi è parso buffo apostrofare così il poliziotto cui chiedevo indicazioni stradali (traduco):

Buongiorno signor agente. Sta bene? Dove vado per la rue des Consuls?

E lui, rispondendomi affermativamente, mi  ha posto la stessa domanda e poi:

Buongiorno signora. Come stai? Hai la macchina? No, e vabbè, sei giovane, hai le espadrillas (non le avevo, avevo gli scarponcini di pelle NeroGiardini, n.d.r.), ti puoi fare 450 mt a piedi.

Buffo, ma mi abituerò. Camaleontica, sono.

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