In qualità di semplice spettatrice, oggi pomeriggio sono andata a teatro nel 13e arrondissement, al Dunois.
Opera densa, testo impegnato scritto e messo in scena da Gilles Martin che poi è anche il regista teatrale con il quale mi preparo a debuttare a fine giugno, Future/No Future dura oltre 2 ore.
Il teatro Dunois è abbastanza alternativo e al posto delle comode poltrone rosse ha qualcosa che assomiglia a delle panche. Dopo un'ora ero estenuata: mi faceva male il collo, la schiena e avevo l'impressione di ritrovarmi un sedere di legno. Per non dire della voglia impellente di andare a far pipì (che mi son tenuta).
Che volete, si smette di essere alternativi e rivoluzionari... per motivi di età.
La vecchiaia (la mia perlomeno) esige una certa comodità per le attività culturali.
Tre attori professionisti e un gruppo di adolescenti. Tutti bravi. |
Dimenticavo: Evviva il 1° maggio.
Bello scoprire che, arte, cultura e bon-ton, possono andare a braccetto con una sana autoironia!
RispondiEliminaDai cara Jacqueline, si può essere alternativi anche con una morbida "ciambellina" tra la sedia...e il sedere!
Averlo saputo, caro monteamaro...
RispondiEliminaE dopo Alla Rivoluzione sulla 2 cavalli, assisteremo a Alla Rivoluzione con la ciambella sotto al sedere.
:DDD
P.S. Bon ton non era certo riferito a me, monteamaro. Solo l antitesi del bon ton, io.
RispondiElimina♥
Distante dal bon-ton?
RispondiEliminaNon può essere, e se anche fosse, va bene ugualmente!
Bellissimi ricordi con la 2Cavalli, tutta verde come gli anni che avevo...