Alcune poete al precedente spettacolo Madrigne (Trieste) |
Ho vissuto nello scorso week-end ore intensissime.
Ore ed ore a ripetere per lo spettacolo di sabato sera (Le Altre, presso l'Accademia di Brera a Milano). E anche ore ed ore ad attendere che la regista (o art director, come si è definita lei) si facesse viva.
E noi nell'orto botanico, per non perder tempo, tutte donne, con la sola eccezione del soave marito della nostra capocomico (ma non facciamo ridere. O forse sì, chissà). E poi finire verso mezzanotte e perdere il treno che ci portava a nanna. Ma con quale allegria.
M'ero dimenticata quant'è bello stare tra donne, tutte diverse ma con uno sguardo comune pieno di compassione sulla vita. Tutte di nazionalità «altra» e con storie personalissime. Persone generose, tutte complici, tutte molto pazienti.
E com'è vero che una poesia recitata dalla sua autrice è diversa da come la leggi tu, lettrice, o come la legge un'altra poet(ess)a. E poi le parole dette e quelle non dette. E l'ammirazione che ho provato per le mie compagne di ventura.
E i nostri abiti neri. E le risate e il fatto di sentirsi a casa. Di non sentirmi sola.
(Grazie a: Mia, Eva, Brenda, Barbara, Adriana, Candelaria, Prisca e Laure)
Hai reso perfettamente il segreto piacere ed il senso di benessere che si prova stando insieme per dare vita a qualcosa.
RispondiEliminaCiao, Jacqueline!
Giacinta
Grazie, Giacinta. ♥
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