Jacqueline è stanca di dividere il mondo in buoni e cattivi, giusti e ingiusti, in happy few e unhappy lot, in tu di sinistra e tu di destra, comunista e fascista, apriorismi e priorità.
Jacqueline prende in considerazione soltanto le persone. Parla con tutti, da tutti si attende qualcosa di buono, di costruttivo, e anche un poco di male, che è dolore, che è ferita.
Allontana da sé solo i violenti e i disonesti (a destra e a manca, di destra e di manca).
Jacqueline prende in considerazione soltanto le persone. Parla con tutti, da tutti si attende qualcosa di buono, di costruttivo, e anche un poco di male, che è dolore, che è ferita.
Allontana da sé solo i violenti e i disonesti (a destra e a manca, di destra e di manca).
E vi lascia, prima di partire per Caen, in visione e ascolto una favola letta da Vittorio De Sica:
come ha detto Beppe Grillo qualche giorno fa : "quando la TV era in bianco e nero ma la vita era a colori".
RispondiEliminaDov'è che si può sottoscrivere questo tuo post? Che firmo anche io..
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