giovedì 29 ottobre 2009

Passeggiata al parco di Saint-Cloud (tra Parigi e Versailles)

Oggi vi porto a spasso per il parco di Saint-Cloud.

In questa passeggiata, durata 2h45' fatta in compagnia di Mustang (perché il figlio girava un film in casa e uno dei suoi attori è allergico ai cani), ho incontrato: orti concessi in affitto per 130 euro annui, una fattoria con animali, tanti funghi velenosi e non.

Persino funghi strani, provenienti dal vicino campo da tennis (incredibile almeno 20 palle da tennis targate Roland Garros! Tutte che oltrepassano il "muro" del campo e finiscono in un determinato punto del parco. Sì, ne ho prese 5. Per farci che, non so: nessuno gioca a tennis, in casa mia).

Poi una fragola. E tanti tanti alberi, tante tante castagne, ed erba bagnata, e profumi di un tempo.

E... e... il ginocchio sinistro che fa male, il gabinetto che urge, la fame che prende.


mercoledì 28 ottobre 2009

Il partigiano Johnny

Parlar di quel che non si conosce.

Non sono una persona seria: butto giù un post su un film che mi porto appresso sul treno da due giorni e che debbo terminare di vedere (ma quant'è lungo?) tratto da un libro che non ho mai letto (eppure debbo averlo da qualche parte). Perché?
Perché mi ha colpito.

Se nessuno ha mai insegnato a Stefano Dionisi la recitazione (purtroppo, ma recita malissimo anche Claudio Amendola nel ruolo di Nord), il suo Johnny tuttavia è credibile (insomma ha il physique du rôle) e il paesaggio piemontese attorno ad Alba è suggestivo.

Poco spazio alla parte inglese (in fondo, anche in questo era un romanzo sperimentale, no?); d'altronde Fenoglio non era riuscito a pubblicarlo, 'sto romanzo e chissà se gli sarebbe piaciuto il titolo datogli da altri. Proiezione autobiografica di Fenoglio, si disse, si dice e si dirà.

E ora vado a vedere come finisce. Poi, giuro, prendo il libro e lo leggo tutto.


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lunedì 26 ottobre 2009

Dieci cose di me


Meme pervenutomi da Valverde tramite il suo bellissimo blog Cronache dal pollaio.

Dire 10 cose inedite di me e passare poi il flambeau, la fiaccola ad altri dieci blogger. La vanità verrà assecondata, lo strazio di imporre a dieci persone il meme, no. Chi vuole, si accomodi e faccia suo il meme (non staremo a contare). Una manciata di nomi: Clode, Marina, Sandra, Bart, Marella, Stella, Elena, Anna Paola, Annarita, Enzo, Lina...

* * *

Domanda perplessa: c'è davvero qualcosa di me - inedito - che si può trasmettere (cioè che intendo trasmettere) e che non ho già detto?

Vabbè. Proviamo lo stesso.


1. Mi considero una persona noiosa e poco profonda.

2. Il mio uomo ideale si rifà a Phantom (L'Uomo mascherato), ma l'ho scoperto solo a 50 anni.

3. Sono meno severa di quanto sembri.

4. Non credo che sarò mai una scrittrice, né credo di avere il sacro fuoco dell'arte. Credo di saper scrivere abbastanza bene saggi e articoli.

5. Sono una tipica mamma lupa che ama suo figlio più di ogni altra cosa al mondo.

6. Se mi guardo nello specchio, non mi riconosco.

7. Avrei voluto che la mamma fosse più affettuosa con me (lo so che mi vuole bene). Sicché son venuta su che detesto coccole aut similia.

8. Mi piace il mio coraggio, il non demordere mai, il non aver paura (o meglio di andare avanti anche quando ho paura).

9. Mi piacerebbe pensare che la mia qualità migliore sia la bontà (pia illusione, lo so).

10. Avrei voluto essere (più) raffinata, di quelle donne eteree, che sembrano camminare a pochi centimetri da terra, senza peso (e invece quando cammino sembro un soldato a una parata militare, o meglio l'Arlésienne - così, insomma)


lunedì 19 ottobre 2009

Tra Saint-Cloud e Paris Aller-Retour

L'ultimo dei miei video fatti con le foto.

domenica 18 ottobre 2009

Dacci oggi il nostro pain quotidien

Eccomi, sto per entrare, faccio giusto una foto veloce,
veloce byJS



tavolata comune


Ora, non è che io vada pazza per il biologico, il naturale, lo chic e cose del genere.
In materia di cibo sono piuttosto rozza e vado al sodo.
Ma venerdì scorso avevo una pausa tra una conferenza e l'altra e l'Istituto Italiano di Cultura parigino si trova nel borghesissimo-chic-issimo e con puzza-al-nasissimo settimo arrondissement.
Sedermi a prendere un caffè, sì, vabbè, ma avevo fame.
Sicché ho vinto la mia ritrosia e ho attraversato la strada (restando nell'italianissima - Ambasciata e IIC - rue de Varenne) e sono andata a pranzo da Le Pain quotidien.

vende anche il pane, separatamente dal ristorante

Non ho optato per la tavolata comune, lunghissima e conviviale perché ero sola sola e quanto ci si sente più soli se gli altri sono in allegra compagnia! Sicché, dicevo, ho pranzato là.
Olio extra vergine di oliva biologico (ma vi sono abituata, con mio padre che compra le olive in Sabina e poi va lui stesso al frantoio a farle macinare per avere solo la prima spremitura... non è che la cosa mi impressioni molto), sale solo di Guérande (capirai, lo compro regolarmente), aceto balsamico di Modena (vedi sopra)... fin lì, niente di eccezionale.

Non ho neanche ordinato quel che volevo (sto a dieta - inutilmente, ma sto a dieta).
Dunque, bof, bof, bof.
E poi ecco, d'un tratto, la magia: tutta nel pane.
Il menu minimo è di 10euroe50? Ok, ma voglio pagarlo tutto in pane.
Una cosa sublime.

A dire il vero, mi vengono in mente solo paragoni boccacceschi, ma d'altronde le conferenze erano tutte sul Decameron di Boccaccio...

(se andate, fatemi sapere)

lunedì 12 ottobre 2009

Tu di qua, voialtri di là (in stile facebook)



Jacqueline è stanca di dividere il mondo in buoni e cattivi, giusti e ingiusti, in happy few e unhappy lot, in tu di sinistra e tu di destra, comunista e fascista, apriorismi e priorità.

Jacqueline prende in considerazione soltanto le persone. Parla con tutti, da tutti si attende qualcosa di buono, di costruttivo, e anche un poco di male, che è dolore, che è ferita.

Allontana da sé solo i violenti e i disonesti (a destra e a manca, di destra e di manca).


E vi lascia, prima di partire per Caen, in visione e ascolto una favola letta da Vittorio De Sica:






giovedì 8 ottobre 2009

Mo' basta!

domenica 4 ottobre 2009

Spaghetti con gallinella di mare

Spaghetti con gallinella di mare
(alla mia maniera)



Ingredienti: Olio E.V.O., sale, peperoncino (io uso chili), aglio (io uso quello semolato), pomodori pelati (se è stagione, pomodoretti freschi), vino bianco, prezzemolo, e naturalmente la gallinella di mare (cfr. foto qui sotto), spaghetti.



Per tre persone, la quantità di gallinella o coccio (in Francia, grondin) è questa.



Preparazione: In una capiente padella [ma anche un(o) wok cinese], mettere il pesce (con anche la testa) ben pulito e tagliato, eviscerato e lavato, con un poco di olio extravergine di oliva e aglio. Aggiungere sale, prezzemolo e vino. Far cuocere. Quando è quasi cotto, ritirare il pesce, spellarlo e spinarlo. Rimettere i filetti(ni) ottenuti nella padella (temperatura molto bassa).



Aggiungere i pomodori e il peperoncino. Intanto avrete messo l'acqua della pasta a bollire.



Un poco prima che gli spaghetti siano pronti, metterli in padella. Mescolare con cura e servire a tavola.

Preparazione
Buon appetito!

La Ronda parigina del 3 ottobre 2009


Tourner en rond, c’est ce que les journalistes du “Bel Paese ” sont obligés de faire [...]- Comme nos confrères italiens et étrangers, nous sommes tous des “crapules”! (da http://paris.feeder.ww7.be/spip.php?site66)

Ieri pomeriggio, dalle 14h alle 18h, si è svolta una manifestazione a Parigi, parallela a quella romana, a favore della libertà di stampa.



Si è optato per una Ronda davanti alla Mairie du XIIIe place d'Italie.

Qui di seguito l'appello lanciato dalla rivista FOCUS IN. Le foto sono mie.

Focus In risponde all’appello per la libertà di stampa lanciato da
tre giuristi italiani (tra cui Stefano Rodotà) su Repubblica.it, che
ha già raccolto più di 420.000 firme, tra cui, in Francia,
Christophe Barbier (Express), Jean Daniel, Eric Fottorino (Le Monde),
Laurent Joffrin (Libération), Edwy Plenel (Mediapart), Denis
Olivennes (Nouvel Observateur)…



Contro gli attacchi alla stampa, la Federazione Nazionale Stampa
Italiana (FNSI) ha indetto una manifestazione che si terrà a Roma il
3 ottobre.

Dopo le testate come La Repubblica e l’Unità, cui chiede milioni di
euro solo perché hanno posto delle domande “sconvenienti”, anche i
giornali stranieri si trovano nel mirino del Presidente del Consiglio.



I giornalisti? “Tutti farabutti” ha detto Silvio
Berlusconi, tutti “catto-comunisti” uniti nel complotto contro la
sua persona.

Il 15 settembre ha deprogrammato la prima puntata di Ballarò, talk
show politico di grande qualità, per sostituirlo con lo show
presidenziale della consegna delle prime case in Abruzzo, uno
speciale “Porta a Porta” condotto dal suo agiografo, Bruno Vespa.
Così, senza consultare il conduttore di Ballarò, né la direzione di
Rai3.

Mentre in Italia le “ronde cittadine” si dedicano alla caccia allo
straniero in nome della sicurezza, noi gireremo per difendere la
sicurezza di informare e di essere informati. Girare in tondo,
attorno ai desiderata del Premier: questo sono condannati a fare i
giornalisti italiani. Anche noi, come loro, siamo “tutti farabutti”.



Perché la libertà d’espressione e l’informazione sono le
fondamenta della democrazia, Focus In chiede a tutti i democratici di
sostenere la stampa italiana partecipando a una ronda: davanti alla
Mairie del 13° arrondissement, place d’Italie, sabato 3 ottobre,
dalle 14h alle 18h.
L’iniziativa è sostenuta dal sindaco del 13° arrondissement di
Parigi, Jérôme Coumet, e dal Partito Democratico di Parigi.

Focus In
33, rue P.V. Couturier - Hall 11
92240 Malakoff
Tél. 00 33 6 63 95 11 60
www.focus-in.info

P.S. Insomma questi farabutti italiani, in Francia sono crapules, vauriens ou voyous (e chi più ne ha, più ne metta).


sabato 3 ottobre 2009

MUSTANG, il nostro beagle



Senza parole