domenica 26 aprile 2009

Filippo Corridoni: un caso di strumentalizzazione?

Il punto interrogativo nel titolo del post l'ho aggiunto dopo i tre interventi di Isotta.

(1887-1915)


la foto è tratta da questo sito: clicca qui

Filippo Corridoni, sindacalista di ultrasinistra, caduto in trincea (Carso) durante la Prima Guerra Mondiale nel 1915, medaglia al valore militare. Interventista, socialista. Odiato dai neutralisti (tra i quali v'era il giovane Benito).

Mussolini lo fece diventare fascista nel 1925: mutò in oro l'argento della sua medaglia.
I comuni di Parma e di Pausula (divenuto poi Corridonia, in provincia di Macerata, città natale di Filippo) promossero un concorso per la realizzazione di un monumento a quello ch'era stato l'intimo rivale del Duce.

Amico dei fratelli Alceste e Amilcare De Ambris (il primo antifascista morto a Brive, in Francia; il secondo - cognato di Filippo - dapprima indeciso, poi definitivamente fascista). Alceste chiese che il nome di Filippo Corridoni non fosse strumentalizzato da Mussolini come simbolo del Fascismo, esempio non brillante di anacronismo storico. Invano.

Bellissimo, a mio dire, il monumento di Parma (in ristrutturazione con un Corridoni che vola sulla città). Ci sarebbe poi anche la storia del bozzetto di un altro scultore, Diego De Minicis, bocciato perché giudicato troppo poco virile. Lo scultore morirà giovane sul Don, in quell'insensata (nonché irrichiesta) iniziativa che fu la spedizione italiana sul fronte russo.



foto tratta da La Repubblica di Parma (2008)

Questa foto è di Magno Alessandro e la si può vedere qui:


P.S. Chi di noi può dire che cosa sarebbe diventato?

12 commenti:

  1. Conosco Filippo Corridoni, pero'- conoscendo anche abbastanza bene la genesi del fascismo - non sono d'accordo sull'idea di "strumentalizzazione postuma", anzi. In questo senso spero la mia tesi porti un po' di chiarezza, per capire quale fosse l'immaginario fascista delle origini e quale fu il ruolo giocato proprio da Corridoni, De Ambris, Dinale ecc. purtroppo il biennio 1913-14 è ancora avvolto nell'ombra e poco si sa delle motivazioni vere di questi sindacalisti che io considero come i veri inventori del "fascismo" (non a caso Filippo fu tra i fondatori del primissimo "fascio" interventista milanese). Forse non "Legittimamente" Mussolini se ne approprio' la memoria, ma la strumentalizzazione fu più grave da parte neutralista...al di là delle nostre convinzioni politiche questo è un dato che va accettato. Ricordiamo inoltre che subito dopo la sua morte, e per moltissimi anni ancora, negli ambienti socialisti e "borghiani" si "benedi'" la pallottola che lo uccise...Nelle fabbriche di Torino giravano volantini che ineggiavano alla sua morte.

    Tornata dall'Italia?

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  2. De Ambris era tormentato, forse più di Nenni, circa alla questione interventista e la genesi del fascismo. Le sue dichiarazioni vanno prese con le pinzette perché era anche un personaggio con la stoffa del "leader" tanto quanto Mussolini...(ma questa è una questione che solleverebbe un altro velo sulla storia) I vecchi socialisti lo sapevano, lo sapevano i sindacalisti, gli ex interventisti e anche i fascisti. Organizzo' certo le barricate di Oltretorrente, ma fu anche il primo sindacalista a passare decisamente all'interventismo, a fondare il fascio, l'ispiratore della costituzione fiumana e qualche anno prima il leader ...dello sciopero parmense...Insomma stava sempre davanti in ogni "avventura" in cui potesse essere leader, salvo poi scappare nascosto in un baule mentre le forze dell'ordine si occupavano degli scioperanti...Io lo amo molto come personaggio, ma te lo raccomando!

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  3. C'è da dire che Corridoni fu "fascista" prima di Mussolini e i suoi appelli dell'epoca farebbero oggi rabbrividire qualsiasi antifascista. se posso dirla tutta, il 70 % , forse più, dei sindacalisti rivoluzionari passo' al fascismo (con ruoli secondari). IL solo che fece eccezione fu proprio Alceste De Ambris (ma l'avrebbe mai accettato lui un ruolo secondario?)
    Gli altri...Olivetti, De Ambris (amilcare), Orano, Labriola (nel 36), Pulvio zocchi, Panunzio (Sergio), Dinale, Michele Bianchi,Rocca fino al '24 e poi ancora , quando tutto era perduto, nel '43, insomma TUTTO lo stato maggiore del sindacalismo rivoluzionario passo' in blocco al fascismo. E' la storia. A mistificarla fu proprio ...De Ambris (seguito dallo scodazzo di storiografi in pantofole che preferiscono dire cose comode piuttosto che verità storiche).
    Il fascismo c'è stato, il nostro compito è capire COME e PERCHE'. e non spostare le pedine dove ci fanno comodo. Li' erano, li' le lasciamo.

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  4. Mia cara ti ringrazio e debbo dirti che avevo letto quel che tu scrivi qua e là, certo non con la tua sintesi perfetta.

    Ma di là a dire che Corridoni era tra i "nostri - cioè loro - morti" (lo scrive Mussolini, come ricorderai), ce ne corre. Ma tu sei convinta che Corridoni vivo, avrebbe accettato d'essere subalterno al Duce? Io proprio no.

    Secondo me, uno dei due avrebbe cancellato l'altro oppure sarebbe stato al lato estremo opposto.

    Tornata! Tutto bene coi familiari? Ripartiti?

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  5. "Il fascismo c'è stato, il nostro compito è capire COME e PERCHE'. e non spostare le pedine dove ci fanno comodo. Li' erano, li' le lasciamo".


    .............................

    (Sì, signora maestra)

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  6. Più che pedine certi personaggio assomigliano a pezzi degli scacchi, direi al cavallo, per quei movimenti particolari che poi gli stessi posteri faticano a classificare definitivamente.
    Quanti trasformisti dopo la liberazione !

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  7. Cosa avrebbe fatto Corridoni, questo nessuno puo' saperlo. Neanche lui ha fatto a tempo a saperlo. Ma il fatto che il fascismo lo considerasse un suo eroe è normale, soprattutto perché attorno alla questione anti-interventismo=anti-reducismo si formo' buona parte del sostrato fascista popolare. Penso che l'immaginario debba essere studiato in quanto tale. Il fatto è che il regime insisteva molto sull'idea "la rivoluzione comincia nel '15"...e questo dato di autorappresentazione è un dato d fatto. Mi sa che ogni "regime" trova il suo eroe...e ogni "eroe" si fa i qualche modo trovare dal suo regime.
    :o)
    isotta

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  8. Chiedersi cosa avrebbe fatto corridoni è insomma un errore epistemoligico, anzi pistemmologgico!

    Isotta

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  9. ma non nel senso "in quanto si conosce di già la risposta", bensì nel senso di eliminare tutte le risposte, persino quella che suggerirebbe la domanda (se ne suggerisse una).

    Ok, stop.

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