sabato 28 febbraio 2009

Una gita a Orléans nel Loiret

giovedì 26 febbraio 2009

26 febbraio 2009 : Anniversario di matrimonio

Il mio.
20 anni di amore [Sono stata corretta: 21!].
19 di convivenza.
1 figlio di quasi 17 anni.
E oggi 15 anni di matrimonio.
Con Gabe.


Cena in un ristorante molto chic sulla Senna, Quai Ouest. Costato praticamente 3 mesi di no-sigarette.

Ne valeva la pena. Stasera niente dieta. Ho bevuto Bourgogne pinot nero dopo quasi due mesi di astinenza vino. Ho anche bevuto una coppa di champagne.


Lascio immaginare


Zmouk
envoyé par guslegus


(il nostro tavolo era vicino al vetro, con vista sulla Senna)

martedì 24 febbraio 2009

Mc Donald's e il mio linguaggio visivo


Mattinata di spese col figlio a Parigi.

È tempo per lui di comprare un nuovo paio di scarpe - rigorosamente da ginnastica (termine stantìo: ginnastica) -. Naturalmente, da Foot Locker. Quello di rue de Rivoli. Una specie di pellegrinaggio, un'ora tra bus e métro.
Perché non ci va da solo? Io mi compro le scarpe da sola dall'età di 10 anni. Lui no, ha bisogno dell'approvazione materna, sia pure "scontata": sì alle scarpe che piacciono a lui; no alle altre.

Missione compiuta in poco tempo. E siamo passati a 44,5. Le scarpe costano davvero tanto, ma i suoi occhi brillano ed è un figlio che non chiede mai nulla.
Salto al supermercato C&A (una specie di Oviesse, per chi non conoscesse) per me: un paio di jeans? Non c'è tempo e arraffo al volo due magliette, il cui unico pregio è che costano pochissimo e che non sono - une fois n'est pas coutume - nere.

- Mamma...
- Sì, ho capito. Hai fame e vorresti andare a mangiare da Mc Donald's, però siccome sai che dobbiamo rientrare per pranzo a casa, ti accontenti di un hamburger.
- ... Sì.

(proprio questo qui sopra)

Ognuno fa una fila, così si guadagna tempo. Arriva il mio turno e chiedo un hamburger, specificando che lo voglio Royal Cheese.
- 2€95.
Mentre pago già perplessa butto l'occhio sul prezziario (in alto di fianco a sinistra, perché difficile è più bello) e dico:
- Scusi, ma costa 1€95!
- Lei ha chiesto un hamburger e un royal cheese...
- No, io ho chiesto un hamburger specificando il tipo. Un hamburger, due punti, royal cheese. Non ha fatto caso ai due punti?
Dopo vari casini per ridarmi il resto (tra l'altro mi chiede di dargli 2€ così mi dà 5 cts - invece di chiedermi 5 cts così mi dava 1 €), usciamo dal locale.

- Mamma, devo proprio dirlo: da oggi sei ufficialmente una str....! Guarda, vorrei sotterrarmi. Vabbè, altra materia per il tuo blog.
- Beh, la prossima fai da solo, bello mio. Io ti aspetto fuori.

Ma dico io.
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P.S. La matematica spicciola ancora la conosco. Avrebbe dovuto ridarmi 1€, il tizio, e non 95cts. M'è parso eccessivo protestare.

sabato 14 febbraio 2009

Crostata di ricotta e cioccolato (ricetta)

Ricetta nata dal connubio di altre due, visionate su internet e da me parzialmente modificate.


Ingredienti:

per la pasta frolla

250 g di farina
100 g di zucchero
150 g di burro
3 uova intere
1 pizzico di sale
la buccia grattugiata di 1 arancia
2 cucchiai di essenza di fiori di arancio

per la farcia

250 g di ricotta Rettifica: meglio 500 g!
15 cl di panna liquida meglio 25 cl!
100 g di gocce di cioccolato
40 g di zucchero meglio 80 g!
1 uovo
un pizzico di cannella
1 cucchiaio di essenza di fiori di arancio

Preparazione:

Mescolare gli ingredienti per preparare la pasta frolla (per me, difficile a farsi). Inizialmente, la ricetta prevedeva 3 tuorli, ma l'impasto era troppo secco e allora ho reintrodotto gli albumi, a filo.
Ho anche dovuto aggiungere (solo esternamente) parecchia farina intorno alla palla di pasta - molto collosa - che ho formato e avvolto nel cellophane, riponendola nel frigo per 30 minuti.


Nel frattempo ho mescolato gli ingredienti della farcia, con la massima delicatezza.

Ho poi preso lo stampo (cfr. foto finale), l'ho imburrato e infarinato. Ho preso la palla di pasta frolla che ho - con fatica, eh - steso col matterello e adagiato sul fondo dello stampo, alzandolo ai lati per fare il bordo (cfr. foto finale). Rovesciato all'interno la farcia e livellato. E aggiunto le striscioline canoniche.

Il forno era già caldo e a 180°C.
Poiché si dice che questo tipo di crostata brucia facilmente, l'ho fatta cuocere per 45', ma a partire dal 25esimo minuto, sono andata a controllare la situazione ogni 5'.

E poiché oggi era S. Valentino, ho aggiunto due cuori fatti con la pasta e pennellati - una volta cotti - con marmellata di fragole. All'ultimo momento, ho messo anche lo zucchero a velo, coprendo i cuori con carta stagnola. (clicca qui)

Domani a pranzo la si mangerà. Cioè, gli altri mangeranno.
Io sono sempre a dieta (in compenso, dall'8 gennaio a oggi, ho perso 6 kg).

Dopo averlo gustato e a detta dei commensali:
Il sapore era ottimo. Tuttavia la densità della pasta frolla (probabilmente perché fatta a mano) era tale che ci sarebbe stato bene il doppio della farcia. Ci è andato benissimo come accompagnamento un Crémant du Jura Chardonnay (Philippe Michel, 2006): delizioso, un rien séduisant, très discret.

In onore a LaDani che ha preparato la mia ricetta, ecco di seguito la foto della sua magnifica crostata... anzi, lei l'ha chiamata la Torta Jacqueline... ;)))


la foto (nonché la torta) è della signora LaDani





venerdì 13 febbraio 2009

In questo mondo di... Ex (film di Fausto Brizzi)




Siamo (stati) tutti gli ex di qualcun altro.
O forse lo saremo.
Forse nel cuore dell'altro già lo siamo da tempo.

E questo filmetto gradevole e molto divertente, ma che fa anche riflettere, non vi dispiacerà.
Il cast è pieno zeppo di attori noti per lo più al pubblico televisivo (Fabio De Luigi, Carla Signoris) : ma si è televisivi teatrali o cinematografici a seconda di chi ci fa mangiare. Un attore è un attore e basta. C'è anche una partecipazione straordinaria di Enrico Montesano (passata la sbornia politica).

Qualcuno fa il conduttore-presentatore (Claudio Bisio, Flavio Insinna) da così tanto tempo che ci siamo dimenticati che è nato come commediante. E poi ci sono i mostri (con)sacr(at)i italiani, vuoi per bravura (Silvio Orlando, Vincenzo Salemme), vuoi per avvenenza (Alessandro Gassman, Cristiana Capotondi). Qualcuno è molto simpatico (Gian Marco Tognazzi jr.), altre sono ex belle giovani attrici (o ex belle o ex giovani: Claudia Gerini, Nancy Brilly - la quale, sì sono perfida, dichiara di essere nata nel '64 e ha un anno più di me). Due francesi (è una coproduzione): Cécile Cassel (la cognata di Monica Bellucci) e Malik Zidi.

E in questo film corale, tutto sommato ultra-ottimista, lo spettatore, la spettatrice - insomma, la sottoscritta -, si cala pian piano nel sedile della sala, ci scivola quasi dentro, cercando quale sia la sua storia o meglio la storia alla quale potrebbe (vorrebbe?) identificarsi.

Io la mia l'ho trovata.


Come sempre, com'è nella vita, le donne hanno le spalle più larghe e lo sguardo lungimirante.
Ma non è che serva a granché.

Bellissima fotografia, quella della Nuova Zelanda. La Terra di Mezzo.
Fa venire voglia di andarvi ad abitare.
Magari in una prossima vita. Chissà.




Malik e Cristiana: l'amore quando è giovane vince tutto




Flavio e i dubbi: l'amore terreno o quello divino?



Nancy e Vincenzo. Si può tornare ad amarsi anche se si è (pessimi) genitori?



Cécile, Alessandro e Fabio. Ci sono ex che non si arrendono mai.



Carla e Silvio: ci sono mariti che non capiscono nulla. Ma proprio nulla, eh.



Alessandro. Ci sono violenti che ancora non hanno capito di essere fragili.




Claudio. Ci sono uomini che non sono mai diventati adulti.


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Dimenticavo! Se un uomo si imbattesse per caso in questa pagina, ricordi: oggi è S. Valentino. Anche se tutte le donne dicono che della festa non gliene frega niente, non è che ci dispiace proprio ricevere oggi fiori e cioccolatini, una bella bottiglia di spumante o un cinema, una passeggiata in centro, un bacio sulla nuca. Perché sarà pure vero che non è questo il solo giorno in cui ricevere queste attenzioni... ma a volte per qualcuno non ci sono altri giorni in tutto un anno.
Mi raccomando, eh?
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Bugie... ma solo liguri!

NON DOLCI BUGIE, BENSI'... BUGIE DOLCI

Seconda volta - nel giro di pochi giorni - che preparo le frappe. Dopo la ricetta (bolognese?) di Maf/Sandra, approdo a quella ligure, presa da internet, ma aggiustata da me.

Ingredienti:

500 g di farina
1 uovo
1 noce di burro (= 25 g. Io ne ho messi 40)
3 cucchiai zucchero
buccia grattugiata di 1 limone
1 bicchiere (abbondantissimo, mia variante) di vino bianco (ce ne vorrebbe uno ligure, ma io avevo solo quello francese)
1 bel pizzico di sale (io uso quello di mare ed è grigio)
olio per friggere
abbondante zucchero a velo (nella foto: sucre glace)


Preparazione
:

Mescolare il tutto nel mixer. Io non l'ho, ho usato la frusta elettrica (non è un granché, a questo punto meglio il cucchiaio di legno o la forchetta). Aggiungere il vino a filo (io ho dovuto ri-aggiungerlo, perché non mi si addensava tutta la farina).

Dopo aver fatto il panetto di pasta. Metterlo a riposare coperto per mezz'ora (e questa è una novità, per me).


Poi stendere col matterello e fare le losanghe, a striscia, con rotella, 10 x 5 o come volete voi. Intanto l'olio di girasole frigge a temperatura 6 (ho la placca a induzione).


Risultato finale
con lo zucchero a velo:



Marito, figlio - e anche Mustang - hanno gradito assai.
Ma il cane senza lo zucchero a velo.


mercoledì 11 febbraio 2009

4 giorni

Ho passato 4 giorni meravigliosi per gli occhi e l'allegria - tra Roma e Firenze, tra aerei e treni, tra musei e stazioni. Tra amici (uno dei quali è nella penultima foto del video qui sotto)...
Li porterò ben saldi dentro di me.
Grazie a: Laura, Paolo, Luca, Anna, Federica, Annamaria (e a Maria Pia per la telefonata dall'Altare della Patria).



Ma io perché voglio tornare in Italia?






Si guardino questi due video.
Sono molto al di sotto della realtà raccontatami dalle mie amiche professoresse...


venerdì 6 febbraio 2009

La (mia) Galette des Rois - ricetta

Come molti sanno, la Galette des Rois imperversa intorno al 6 gennaio come dolce per i bambini.
Questa è la sua immagine commerciale. Di seguito, do invece la galette come la faccio io e come viene a me.


Premetto tuttavia che :
a) la pasta sfoglia la compro già bell'e fatta;
b) per le mandorle, nessuna voglia di comprarle e pelarle: nell'impasto della frangipane, (= crema di mandorle o al sapore di mandorle) c'è la polvere di mandorle e qualche goccia di un concentrato di mandorle amare che vendono al supermercato.

Ingredienti
:
per la crema alle mandorle (la frangipane dovrebbe avere anche la crema pasticciera, mais bon):

2-3 uova (io preferisco 2)
125 g di polvere di mandorle
125 g di zucchero
125 g di burro morbido
2 gocce di estratto di mandorle amare

per la galette:

2 paste sfoglie - tonde
1 fève - è evidente che in tempo di povertà era una semplice fava - o santon (un pupazzetto di ceramica o di porcellana, cioè questo)
1 tuorlo (o anche due) per spennellare

Il forno va preriscaldato a 22o° sotto e sopra (se lo avete ventilato, abbassate la temperatura)

Preparazione
:

Lavorare con una forchetta il burro con lo zucchero e la polvere di mandorle e mescolate finché non diventa un tutto omogeneo.
Aggiungete le uova (due oppure tre), già un poco sbattute e le 2 (di numero!) gocce di estratto di mandorle amare.
Continuate a mescolare, ma con una frusta (non elettrica).
Io aggiungo anche un po' d'acqua calda (poca, eh!), se vedo che la crema non viene omogenea...

Intanto ho srotolato una pasta sfoglia RIGOROSAMENTE tonda. Vi appoggio al centro la crema.
Spennello il contorno per 3 cm del disco di pasta (la ricetta dice di farlo col tuorlo; io lo faccio con l'albume, così "incolla" meglio)

Spalmo la crema, lasciando i tre centimetri spennellati intonsi. Metto il pupazzetto nella crema.



Srotolo il secondo disco di pasta sfoglia e lo sovrappongo perfettamente. Lo sigillo con dita e forchettate e spennello il tutto. Faccio un piccolo foro centrale (altrimenti si gonfia troppo) e un disegno con la forchetta.

Metto in forno per 20-25 minuti.

Lascio riposare e poi bon appétit ! Poi se avete un ragazzino che vuol trovare il pupazzetto e mettersi la corona di cartone dorato, sì da essere il Re di un giorno... beh, saprete bene come indirizzarlo verso la giusta porzione di galette.
Ecco di seguito il risultato:


Ci sarebbe anche tutto il rito del taglio e attribuzione porzioni galette, ma ve lo risparmio. Per la cronaca, la galette preparata alle ore 13h00, mezz'ora dopo era finita.