(22 marzo 2008) photo by Jacqueline Spaccini © All rights reserved
martedì 7 ottobre 2008
Pigrizia
Fosse per me, vivrei sul divanetto blu (qui avevo traslocato non da molto; è ancora in ordine e mancano tante cose che ho aggiunto poi, tra le quali i copridivani).
La pigrizia sta diventando una specie di quintessenza della mia persona: da che ero una donna iperattiva a che son diventata iperletargica.
Non farei niente, ma proprio niente, delle incombenze quotidiane (e per la verità, ne faccio poche).
Sicché quest'oggi non c'erano più mutande magliette calzini pigiami puliti. Oppure qualcosa sì, ma da stirare. Per non parlare dei vetri di casa. E dei pavimenti da lavare (vabbè, quello lo faccio ancora). Non vorrei neppure più cucinare, per non dover vedere i piatti da lavare (che comunque non lavo io).
Sono così pigra che persino l'idea di assumere una femme de ménage mi sembra un compito arduo.
Ma sono eccezionale nel mettere i disordine. Pensare che quando sono da sola, tutto dev'essere al suo posto e brillare. Bello sforzo, si dirà.
Ah, se ci sono altre cose da fare nella vita come spolverare, ripulire gli interni dei cassetti aut similia, non li ho dimenticati bell'e apposta. Li ignoro proprio.
Una formattazione futurista questo post, in effetti.. :-)
RispondiEliminaMa come le dite bene in Francia le cose: "femme de menage". Una poesia.
Vorrei...uff...lasciarti un commento....ma oggi sono pigra, pigrissima come te!!!
RispondiEliminaUff!
Stammi bene!
Uff
LaDani
Se servisse una mano per mettere in disordine io sono una specialista, mia sorella non fa altro che ripetermelo! Il mio non è disordine, è proprio entropia!
RispondiEliminaUna casa perfettamente pulita e in ordine mi sembra sempre l'indicazione di una vita noiosa.
RispondiEliminaE' vero. A casa mia, con due marmocchi, non ci si annoia mai. E c'è sempre qualcosa di croccante o scivoloso, o rullante, o rotondo, che finisci per pestare.. Disordine creativo.
RispondiEliminaL'ordine è il piacere dell'intelligenza,il disordine la delizia dell'immaginazione..
RispondiElimina(diciamo che questa è la scusa che uso da anni per giustificare la mia pigrizia casalinga...ma suona bene no?)
Io mi trocvo a mio agio solo nel disordine ordinato. Inorridisco quando mi trovo in case dove nemmeno un granello di polvere ha il coraggio di posarsi sui mobili. Le trovo case fredde, non vissute.
RispondiEliminaMi piace il disordine: mi fa sentire viva.Non sopporto i lavori domestici. La polvere la faccio di tanto in tanto (perchè toglierla se ritorna subito?). Per i vetri...beh, basta chiudere le tende. Faccio andare la lavatrice anche per un solo fazzoletto. Canotte, mutande e calzini non hanno mai conosciuto il ferro mentre le mie stoviglie vivono in simbiosi con la lavastoviglie.
Pigra no, quello invece non lo sono ancora diventata. Mi piace ancora correre dietro ai miei impegni.
".....L'ordine è il piacere dell'intelligenza,il disordine la delizia dell'immaginazione.."
RispondiEliminasono d'accordo con mò.
Infatti quando devo lavorare tutto deve essere in ordine e pulito...dopo c'è il caos!e l'assistente che mette a posto ;o)
Sono troppo pigra per rispondervi.
RispondiElimina;)))))
Marella è il mio alter ego. Vivo correndo da un luogo all'altro, cercando di soddisfare tutti i bisogni di coloro che amo spesso dimenticando ahimé i miei. E l'ordine non fa parte di me. Io però la forza di avere una dame de ménage l'ho avuta e almeno quando torno a casa il letto è rifatto e c'è una parvenza d'ordine che se guardi in profondità non c'è. Ma non posso davvero fare di più.
RispondiEliminaBeh, sì: mi ci ritrovo abbastanza, soprattutto in quest'ultimo periodo... Ma frequentare il girone degli accidiosi non mi fa male, anzi, ne ho necessità. E poi, diciamolo, anteporre il famoso 'otium' al 'negotium' è un'attività assai nobile, talmente che qualcuno ne scrisse l'elogio. Tuttavia, le convenzioni di pirandelliana memoria mi riportano con i piedi per terra e mi esortano alle azioni che, per carità, nel mio lavoro faccio volentieri.
RispondiEliminaA bientot, dis-donc! :-)
Ma benvenuto!
RispondiEliminaL'accidia, eh, già.
Marta: ci percepisco un senso di colpa, qua e là. Però tu corri, eh, corri anche per me... ;))))
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