domenica 21 settembre 2008

Né sogno né cigno: Vesna Parun

foto prelevata dal sito www.sagarana.net


1.

La porta aperta

(Otvorena vrata)


Persino gli uccelli, quando in autunno abbandonano

le paludi, addio sussurrano

ai canneti muti e ricurvi

laddove scompare il bagliore dell’estate.


Persino gli alberi si accomiatano dagli alberi

nell’angoscia e nel dolore

posando i rami loro assenti

gli uni sugli altri, nello sciabordio del torrente.


Lui invece aprì la porta della baita

guardò il cielo e se ne andò,

lasciando acceso il lume

accanto ai libri immobili e al silenzio

turbato dall’ondeggiare delle ombre.


Trasformalo, o notte, in pietra nera

all’incrocio delle strade, ai piedi della montagna cupa

là dove l’ululato dei lupi scende fino al mare!

S’ammucchino pure le foglie su di lui

dissimulando col loro fruscio

la sua triste solitudine.

Lo eviti la luna

e non l’indori del bagliore

che acquieta le valli.


Trasforma, o notte, in fiore il suo cuore

sulle alte vette dell’indifferenza

dove più non giungano le mie lacrime

al sale delle alghe confuse.


Trasformalo in isola fredda

dalle implacabili rive e selvagge

dove mai si poseranno

la cicogna e l’airone cinerino.

Gli uragani del nord e del sud

agitino i suoi promontori

assediati dal rimprovero delle onde.

E ovunque attorno a lui

si stendano la tristezza del mare

e la disperazione, e l’infinita speculazione.


Allora chiuderò la porta

e spengerò quel lume affaticato.

Dolcissima sarà la notte

e di nulla avrà ricordo.


Sarà irreale. La lontananza

si stenderà tra me e lui

come una buona mano amica

che il deserto del mondo nasconde.

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da Né sogno, né cigno (poesie scelte di Vesna Parun). Caserta, Spring Edizioni, 1999.
Prefazione di Predrag Matvejevic. Traduzione dal serbocroato e nota critica di Jacqueline Spaccini.
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4 commenti:

  1. Eh, sai che pensavo al tuo modo di scrivere, di far parlare la natura più che gli umani... quando mi son detta: come Vesna Parun.

    :))

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  2. E sai che pensavo: ma guarda come lei tira fuori le note che mi stanno nel cuore.. :-)

    PS: poi ho anche pensato, ma che brava è stata anche la traduttrice.

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  3. ♥♥♥ (da parte della traduttrice, quella tipa lì, insomma)

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