martedì 16 settembre 2008

La donna romana d'oggi, ieri e domani

Roma (photo by @rteJS)

La donna romana d'oggi assomiglia alla donna etrusca del IV secolo a.C.
Oppure a Livia Drusilla Claudia (vedi foto).
Vabbè, risaliamo nel tempo: alla Rosetta di Rugantino.
Più su: ad Anna Magnani.
La romanità femminile dei gorni nostri: Sabrina Ferilli.

Incipit a parte, vorrei spiegare com'è la donna romana.
Sto per lanciarmi nell'ennesimo stereotipo? Boh, speriamo di no.

E a chi interessa com'è, la donna romana?
A certi conoscenti/amici (maschi) miei che non capiscono certi modi di fare (= il temperamento) delle donne romane (tra cui si onorerebbe di appartenere la sottoscritta).

La donna romana è diretta. Pane al pane e vino al vino. Le cose non te le manda a dire. Ha un atteggiamento di istintiva diffidenza nei confronti del sesso maschile e il suo sguardo soppesa (vista la bilancia nei suoi occhi?) - disincantata - l'uomo che ha dinanzi. Disprezza i codardi, gli ommucoli; detesta i gradassi e i ghe-pens-mì.
Coi maschi, ama intrattenere rapporti di cameratismo asessuato. Non sbatte ciglia né allunga colli.

Ama gli uomini gentili purché non deboli; apprezza le qualità virili purché non sbattute in faccia.
Preferisce la prassi alla teoria.

Ha la lingua tagliente e la risata caustica. Spesso sopra le righe, prende in giro se stessa ma gli altri non lo capiscono. Se un uomo "si allarga" un poco, lo rimette subito a posto, ma si attende che lui sappia al momento giusto prendere in mano la situazione senza molte chiacchiere.
Ecco, non ama le chiacchiere (altrui).

È romantica, ma a modo suo - e in una maniera talmente atipica che difficilmente l'altro se ne accorge.
Sa piangere. Ma lo fa al riparo degli altrui sguardi.
Se è acciaccata dalla vita, come un gatto si ritira e si rifà viva quando le ferite sono state curate.

In amore, mette alla prova in maniera spietata il corteggiatore di turno.
Lo fa patire, sospirare, dice picche continuamente.
La sua "fisicità" passa attraverso la lotta.
Solo chi è veramente motivato, resiste alle sferzate che riceve e per questo motivo, la donna romana ha pochissimi corteggiatori.

Insomma: femminista ante litteram e "fregnona" intra muros.
Tutto nel segno dell'(auto)ironia.

Una canzone per ricordarla:

Roma non fa' la stupida stasera




La donna romana per antonomasia:




P.S. Per un ritratto della donna veneta, vista dalla mia amica Isotta, clicca qui

17 commenti:

  1. Ora ti scrivo. Sono alle prese con una lettera di protesta verso una nota marca di abbigliamento per conto di un'amica.

    Poi dimmi tu... se una non si sente un po' Magnani.

    :)))

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  2. Ecco, perchè io sono in astinenza da un po'... :-)
    A me Anna Magnani (straordinaria) metteva una gran soggezione.. :-D

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  3. dunque, a parte il "sopra le righe" che proprio no- direi che mi hai descritta proprio bene;)

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  4. fatte con lo stampino- quindi:)
    (mm, però ne conosco alcune che non sono così. mosciolone, gatte morte...)

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  5. Ma, soprattutto, la donna romana esce di casa in jean attillato e scarpe da ginnastica e dice : "me paro Zampano'!"

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  6. Adesso faccio un post sulla donna veneta!

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  7. frequentatori di questo blog, amici cari!

    Sul mio blog troverete anche il profilo della donna veneta...

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  8. La tipicita' e' troppo tipica.. ;-) non credo siano tutte uguali, ne conosco di diversissime. Pero' devo dire che a novembre ho passato 10 giorni di vacanza a Roma e come tratto caratteristico molto diffuso fra le romane spicca sicuramente la bellezza.. buona serata!

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  9. ;o)
    quanto so vvveri sti luoghi commmuni!

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  10. Mi piacerebe sapere cosa pensi della donna magnogreca ;)

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  11. Non ne penso nulla. Dovresti scriverci un post tu. ♥♥♥

    Ce l'hai un blog, no? Quando ti decidi ad aprirlo?
    :))))

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