venerdì 13 novembre 2015

Ci sono rughe e rughe


come potrei essere (come vorrei essere) tra qualche anno


Ci sono rughe antipatiche e rughe simpatiche.

Io ne ho parecchie, ma non me ne sono mai curata. Dall'età dei miei dieci anni, ho due cerchi attorno al collo che non mi danno fastidio e anzi, mi contraddistinguono da sempre.

Le rughe attorno agli occhi e la ruga "del leone" neppure mi vengono a noia.

Quelle sopra le labbra, verticali, il «codice a barre»,  invece, non le sopporto. Sembrano le inferriate delle prigioni. Si dice siano le rughe delle fumatrici. Scoccia averle proprio ora,  quando sono ormai 7 anni (oggi) che ho smesso di fumare.

Fortuna vuole che siano arrivate delle nuove rughette, confortevoli e simpatiche, di donna attempata, quelle sulle guance, piccole, oblique, come graffette e ben presenti.

Quando sorrido.
E sorrido ancora tanto.
Sono strana.

domenica 5 aprile 2015

Passaggio a sud-sud-ovest (Marocco) 18. Pasqua a Rabat

CIOCCOLATA UOVA SODE E TORTA PASQUALE
preparata da Ada


Pasqua. Non è facile, anche se in Marocco è meno difficile che altrove perché qui v'è tolleranza religiosa e il re Mohammed VI è il protettore di tutte le religioni.

MAUSOLÉE MOHAMMED V - RABAT MAROC
photo by Jackie Spaccini


La chiesa per chi è cattolico c'è, tempio per il culto protestante pure e non manca la sinagoga per i marocchini e non marocchini di fede ebraica.

La colazione pasquale di tradizione (per chi segue la tradizione) si può comporre, anche se non è facilissimo: te li sogni gli affettati italiani! Il salame corallina non si trova né altro. Una specie di salame che sa di plastica sì (sia pure con difficoltà) e qualcosa simil-spagnolo pure. Toccherebbe prendere la macchina, farsi 300 km ad andare e 300 a tornare, arrivare alla prima città enclave spagnola (Ceuta), fare la spesa e rientrare. Francamente troppo.



Quest'anno ho avuto la chance di conoscere una persona con il mio retroterra: figlia di emigrati eugubini in Francia, i  miei a Villerupt, i suoi a Thionville, ma sempre nella stessa regione lorenese, al confine con il Lussemburgo.

Poi lei si è trasferita a Rabat per amore.
È rimasta eugubina "dentro": col cuore, con la lingua, con le tradizioni, pur non essendo mai vissuta a Gubbio. Ha preparato per sé e per me la torta pasquale con la ricetta della sua mamma che non c'è più.

margherite spontanee che crescono sul ciglio della strada
photo by Jackie Spaccini

Se fossi rimasta in Francia a Saint-Cloud o in Italia a Roma, non avrei mai conosciuto Ada. La vita ti fa regali inaspettati, che sono i più belli.

E noi siamo tutti qui: io mio marito nostro figlio e il nostro cane. Tutti insieme appassionatamente. Sotto questo cielo sempre azzurro che oggi è offuscato.

Buona Pasqua a chi legge in questo giorno.

P.S. La cioccolata ... vedete la campanella?

la cloch(ett)e de chocolat



 M'è costata 20 euro (ovviamente, l'«altrui» tradizione si paga)


domenica 8 marzo 2015

Passaggio a sud-sud-ovest (Marocco) 17. Il giardino zoologico di Rabat

navigatore umano: Romain
Ieri pomeriggio, il mio navigatore umano (Romain) e io , siamo andati al giardino zoologico di Rabat.

senso orientamento: seguire la mappa



gazzelle


È un bellissimo luogo per noi visitatori. Tutto il percorso è lastricato e comunque privo di intoppi, buono anche per chi è costretto a muoversi su sedia a rotelle. Si respira un'aria buona, lo zoo è nuovissimo.
oryx algazelle
Certo, non posso nascondere la tristezza di vedere animali abituati a percorrere chilometri e chilometri rinchiusi dentro recinti dalle dimensioni a dir poco ridicole oppure uccelli stipati in voliere che non danno più un senso alle loro ali... il discorso è lungo sugli zoo: bisognerebbe che divenissero tutti bioparco (e questo lo è) ma con spazi maggiori per TUTTI gli animali.

Purtuttavia, ripeto - egoisticamente per noi umani - è una bella passeggiata e per chi ha una famiglia, lo zoo permette di conoscere da vicino animali che altrimenti non si potrebbero mai incontrare.
addax
Questo giardino ha per tema gli animali che si possono incontrare in Africa (con qualche eccezione).
Le zone del bioparco sono le seguenti:
LA MONTAGNA DELL'ATLAS
IL DESERTO
LA SAVANA
LE ZONE UMIDE
LA FORESTA TROPICALE

E per i più piccini c'è anche la fattoria pedagogica e l'area giochi.


Cerfs de Berberie


avvoltoio dal collo rosso

bufali e antilopi

caprette nane

capra nana

cicogne



fenicotteri rosa


ghepardo

giraffe
lemure catta

leone dell'Atlas



rinoceronte bianco


babbuino 

Serval

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INFO PRATICHE: Per chi non avesse il GPS, bisogna prendere l'avenue Hassan II, direzione Temara - indicazione "Temara" a sinistra (non prendere l'autostrada, non seguire l'indicazione blu). Dopo un po' sulla destra, trovate l'uscita (è scritto in grande) per lo zoo. Attenzione, parcheggiate sulla vostra sinistra, al parcheggio dello zoo, costa 5 dh per tutto il giorno e accedete direttamente dal posteggio senza attraversare la strada. L'altro maxi-parcheggio è abusivo e se siete stranieri vi chiedono 10 dh anche per 5 minuti.
Il biglietto costa 50 dh a persona durante il week-end. Prezzi speciali per famiglie. Potete portare cibo con voi e fare pic-nic nelle aree riservate. Ci sono anche tavoli di legno. Naturalmente, ci sono ristoranti, bar. etc.
Per vedere quali sono le specie animali presenti in questo zoo, cliccare qui (è in lingua francese)

N.B. Le foto tutte mie, cioè scattate da me e hanno il copyright ©JS2015. Chi vuole usarle è sufficiente citare il mio nome e cognome.

giovedì 5 marzo 2015

Un libro che non lascia indifferenti: il primo romanzo di Moravia

Gli indifferenti



L'avevo letto a 17-18 anni. Ricordavo, vagamente.
Mi hanno assegnato un corso sul romanzo italiano del primo trentennio del Novecento.

MICHELE

Ho pensato a Gli Indifferenti (1929) di Moravia (autore che nessuno legge più, ma soprattutto di cui si dice tutto il male possibile, non parlandone affatto).
CARLA & LEO

L'ho riletto. Beh, sapete? Regge. E se penso che l'ha scritto un ragazzino di 18 anni (ma l'ha pubblicato a 22), chapeau, tanta ammirazione per il suo stile.
ALBERTO MORAVIA