E così anche i miei cari amici romani hanno visto la neve, stamani.
Io la vedo spesso, invece. Quando vivevamo in Croazia, la vedevamo da novembre fino a metà aprile, praticamente tutti i giorni. Quando si trattava di spalare la neve/ghiaccio dal vialetto e da sopra e attorno alle nostre auto, la poesia - quella sì - si liquefaceva in una badilata: provate a rimuovere 70 cm di neve...
La cosa strana è che da quando vivo in Francia, ho visto più neve in Normandia (ricordo che Caen dista dal mare 12 km) che nella région parisienne...
Ecco ieri mattina, le cose andavano più o meno così:
Naturalmente io avevo da percorrere - a piedi - la strada da casa all'Università con due sacche e una valigia. Naturalmente, i marciapiedi erano ghiacciati (prima ha fatto 15 cm di neve, poi la temperatura è scesa a -5°C). Camminavo - ma non ero la sola -, anzi, avanzavo come una paperella, a piedi ben distanziati, oscillando un po' a destra e a manca. Quando di tanto in tanto, si trovava un bel po' di fanghiglia brunastra, je pataugeais dans la gadoue..., sguazzavo nella melma.
Tram e autobus fermi (mica solo in Italia, eh!). Fortuna che i treni, quelli marciavano. E un treno meravigliosamente in orario, incredibilmente caldo, mi ha riportato a casa.
A onore dei treni normanni intercités corail: per ogni fila di due poltrone, c'è una presa di corrente 220w. Sicché mi porto il mio lettorino DVD, un film che non duri oltre il viaggio (2h) e mi immergo, con le cuffiette nelle orecchie, in un viaggio beato (ieri è stata la volta di Non ti muovere di Castellitto).
Come diceva De Filippo? E chi è cchiù felice 'e me?
Io la vedo spesso, invece. Quando vivevamo in Croazia, la vedevamo da novembre fino a metà aprile, praticamente tutti i giorni. Quando si trattava di spalare la neve/ghiaccio dal vialetto e da sopra e attorno alle nostre auto, la poesia - quella sì - si liquefaceva in una badilata: provate a rimuovere 70 cm di neve...
La cosa strana è che da quando vivo in Francia, ho visto più neve in Normandia (ricordo che Caen dista dal mare 12 km) che nella région parisienne...
Ecco ieri mattina, le cose andavano più o meno così:
Naturalmente io avevo da percorrere - a piedi - la strada da casa all'Università con due sacche e una valigia. Naturalmente, i marciapiedi erano ghiacciati (prima ha fatto 15 cm di neve, poi la temperatura è scesa a -5°C). Camminavo - ma non ero la sola -, anzi, avanzavo come una paperella, a piedi ben distanziati, oscillando un po' a destra e a manca. Quando di tanto in tanto, si trovava un bel po' di fanghiglia brunastra, je pataugeais dans la gadoue..., sguazzavo nella melma.
Tram e autobus fermi (mica solo in Italia, eh!). Fortuna che i treni, quelli marciavano. E un treno meravigliosamente in orario, incredibilmente caldo, mi ha riportato a casa.
A onore dei treni normanni intercités corail: per ogni fila di due poltrone, c'è una presa di corrente 220w. Sicché mi porto il mio lettorino DVD, un film che non duri oltre il viaggio (2h) e mi immergo, con le cuffiette nelle orecchie, in un viaggio beato (ieri è stata la volta di Non ti muovere di Castellitto).
Come diceva De Filippo? E chi è cchiù felice 'e me?
7 commenti:
fantastico !
Ma fantastico cosa? La neve a Caen o a Roma?
splendide foto!! è sempre bello leggerti. ciao
E tu sei gentilissima, Marinella (tu davvero con un nome così poetico...)
... la neve NO!
E' bellissima in cartolina, nei film e in queste tue foto... nella realtà è l'ennesima rottura dopo i primi cinque minuti di estatica ammirazione di una nevicata o di un paesaggio ammantato...
:******
je pataugeais dans la gadoue...
che poesia la lingua francese, che poesia i tetti di Caen.. grazie di questo viaggio virtuale. Adoro il gelo, adoro la neve anche quando fa imbufalire il resto del mondo..
Elisabetta, da Firenze (dove non nevica mai..)
Grazie a te, Elisabetta.
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