domenica 21 febbraio 2010

Non esistono più

dalla merciaia


Sogno ricorrente delle mie notti attempate è la merceria dove la mamma mi mandava a fare commissioni per suo conto quand'ero piccola.

Essendo figlia di sarta, ogni giorno c'era da andar a comprare qualcosa; poteva essere un rocchetto di filo (imparando così da subito le varie sfumature) - che mia madre però chiamava «sigaretta», un gessetto quadrato, il ditale, una zip, 50 cm di federa di taffetas (da pronunziarsi: taftà), etc.

Quello che mi piaceva di più era comperar bottoni. La mia mamma doveva fidarsi molto (o andare di fretta) perché lei mi diceva grosso modo il colore e la grandezza dell'asola e basta. Poi sceglievo io il tipo (chissà, magari sarà poi scesa a cambiarli, i bottoni scelti da me, ma se l'ha fatto, non me lo disse mai).
Anche mi piaceva guardare quei bottoni che la merciaia stessa confezionava grazie a una macchinetta a pressione e a pezzetti di stoffa. Infine c'erano quelli di madreperla, i miei preferiti.

E questi bottoni (così come nella bella foto qui sopra), ultimamente tornano chissà perché nei miei sogni. D'altronde, giusto in sogno posso vederli, ché di mercerie di questo tipo non ne vedo in giro da almeno vent'anni...

(Forse è per questo che quando mi trovo a buttar via perché troppo consunto qualcosa che ha i bottoni, quelli, li stacco e li ripongo in una scatola di latta. Non ci faccio nulla, ma non si sa mai)

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P.S. Mi arriva altrove messaggio di mia cugina la quale mi ricorda (amorevolmente) che nel Marais c'è questa cosa splendida [clicca su Entrée des Fournisseurs, 8, rue des Francs Bourgeois - vicinanze Place des Vosges - Musée Carnavalet]. Ma io vivo a Saint-Cloud e per andare al Marais mi ci vuole almeno 1h di trasporti pubblici...

giovedì 18 febbraio 2010

Vista - Come catturare l'immagine da un video

Come catturare l'immagine da un video?

Indicazioni utili se:
a) hai Windows VISTA.
b) possiedi un pc o un notebook normali.

Poniamo che tu voglia catturare l'immagine (il fotogramma) di un video (da youtube, per esempio).

Poniamo che ti abbiano detto che basta cliccare sul tasto STAMP [e poi incollare con paint] ma che facendolo, chissà mai perché, non ti funzioni un bel niente.

Come fare?
Io ho fatto così.

1. Vado su desktop. Clicco su start
(È la bandierina nel tondo, in basso tutta a sinistra).
2. Scrivo nella zona start search: cattura oppure strumento di cattura.
3. Mi appare la scritta: strumento di cattura (con accanto il simbolo di un paio di forbici).
4. Ci clicco sopra.
5. Si apre una finestrella in alto a destra del pc (non faccio nulla, lo abbasso - a meno che TU non abbia già il video pronto fermo sull'immagine che ti interessa. Nel qual caso, VAI al punto 11).
6. Cerco il video che mi interessa. Ad esempio: L'era glaciale 2 su youtube.
7. Trovo - ad esempio - questo video.
8. Mi interessa un'immagine dello scoiattolo che stringe a sé la ghianda strabuzzando gli occhi-
9. La trovo al 6'34" - e faccio pausa (non ci riesco subito, ma insomma).
10. Attivo strumento di cattura (se lo avevo abbassato lo ritiro su, aprendolo)
11. Clicco su nuovo (a meno che la pagina non sia già tutta bianca trasparente, nel qual caso, vuol dire che è già pronto per l'operazione di ritaglio).
12. Col pulsante sinistro del mouse, ritaglio la parte del video che mi interessa (anche tutto).
13. Si apre subito una pagina in cui posso decidere se: a) copiare l'immagine (senza conservarla) oppure: b) salvarla con nome nella sezione immagini (e farne poi l'uso che voglio).

La mia immagine è questa:


Tutto qui. Facile, no?

L'ho provato anche su DVD da VLC player. Funziona!


P.S. SE NON DOVESSI TROVARE SUBITO STRUMENTO DI CATTURA, segui questo procedimento:

venerdì 12 febbraio 2010

La neve, sì, la neve...

CAEN DALLA MIA FINESTRA (alle 8h30 del mattino)

E così anche i miei cari amici romani hanno visto la neve, stamani.
Io la vedo spesso, invece. Quando vivevamo in Croazia, la vedevamo da novembre fino a metà aprile, praticamente tutti i giorni. Quando si trattava di spalare la neve/ghiaccio dal vialetto e da sopra e attorno alle nostre auto, la poesia - quella sì - si liquefaceva in una badilata: provate a rimuovere 70 cm di neve...

La cosa strana è che da quando vivo in Francia, ho visto più neve in Normandia (ricordo che Caen dista dal mare 12 km) che nella région parisienne...

Ecco ieri mattina, le cose andavano più o meno così:

SEMPRE CAEN DALLA MIA FINESTRA

Naturalmente io avevo da percorrere - a piedi - la strada da casa all'Università con due sacche e una valigia. Naturalmente, i marciapiedi erano ghiacciati (prima ha fatto 15 cm di neve, poi la temperatura è scesa a -5°C). Camminavo - ma non ero la sola -, anzi, avanzavo come una paperella, a piedi ben distanziati, oscillando un po' a destra e a manca. Quando di tanto in tanto, si trovava un bel po' di fanghiglia brunastra, je pataugeais dans la gadoue..., sguazzavo nella melma.

Tram e autobus fermi (mica solo in Italia, eh!). Fortuna che i treni, quelli marciavano. E un treno meravigliosamente in orario, incredibilmente caldo, mi ha riportato a casa.
A onore dei treni normanni intercités corail: per ogni fila di due poltrone, c'è una presa di corrente 220w. Sicché mi porto il mio lettorino DVD, un film che non duri oltre il viaggio (2h) e mi immergo, con le cuffiette nelle orecchie, in un viaggio beato (ieri è stata la volta di Non ti muovere di Castellitto).

ZOOM DI CAEN DALLA MIA FINESTRA

Come diceva De Filippo? E chi è cchiù felice 'e me?

lunedì 8 febbraio 2010

Francesi-Italiani in tv: siamo poi così diversi?



Non ne posso più di sentirmi ripetere: «Beata te che stai in Francia, lì certi programmacci come da noi non li fanno».

Poiché lo ripeto incessantemente a voce, ora lo metterò per iscritto:

NON È VERO,
ESISTONO ANCHE QUI.

Non mi credete, eh?
Va bene, ve lo dimostrerò.

1. Tele-reality


La Fattoria in Italia. In Francia? La Ferme Célébrité en Afrique :



Sì, vabbè, ma Il grande fratello? Non ha attecchito in Francia! A parte che c'era sotto forma di Loft (per il quale ci sorbiamo ancor oggi Loana). poi è vero che non ha attecchito... in compenso ha attecchito Secret Story (e lì trasmissione italiana vs trasmissione francese, non c'è che dire, si contendono non lo scettro bensì lo spazzolino del wc)... Potete immaginare quali tipi di segreti possono dissimulare i concorrenti. Pensate ai più biechi, equivoci, malevoli, naturalmente meglio se portati sul sesso. Ecco, sì, quelli. Dunque, zero a zero, palla al centro.

2. Soap pseudo-nostrane Un posto al sole (che vedo da oltre 10 anni): cosa c'è di più nostrano di una soap ambientata a Napoli?


Eh, in Francia, c'è il corrispettivo Plus belle la vie. Dov'è ambientata? Ma a Marsiglia, voyons !


3. Telefilm di bassa lega (quelli austriaci, tedeschi - l'attuale Il principe e la fanciulla [Der Fürst und das Mädchen] -, pallosissimi, italiani di qua,francesi di là, ma anche quelli di "alta" lega, gli americani) ci sono tutti, sono gli stessi (solo che agli italiani non piacciono i francesi e non li comprano; ai francesi non piacciono quelli italiani e non li comprano).

4. Talk show
(1)

Costanzo nel Maurizio Costanzo Show in Italia e Thierry Ardisson in Tout le monde en parle in Francia. Non li fanno più. Ma sono sostituiti da altri. In compenso, Ardisson conduce Salut, les Terriens su Canal +.

E poi vi ricordate Les enfants de la télé condotto da Arthur? In Italia chi lo faceva, Tutti pazzi per la tele, ... Antonellina Clerici?
E stendo un velo pietoso sulle varie Domenica in aut similia sui canali berlusconiani nonché sulle varie - ironiche, intellettuali (oui, c'est ça // pa da // come no?) - trasmissioni di Rouquier (che detesto), come On n 'a pas tout dit, On a tout essayé seguìte poi da On n'est pas couché (= non abbiamo detto tutto, le abbiamo provate tutte, siamo ancora alzati).

Arthur

A quando Una bella botta in testa e via ai lavori forzati? Stendo peraltro tappeti pesanti su Ça se discute o quella trasmissione condotta da tale Évelyne prima-del-disastro-lifting Thomas.

Antonellina

X-factor in Italia. In Francia? X-factor (ma anche altrove, clicca qui), senza contare i ben più famosi NOUVELLE STAR (da dove sono usciti Christophe Willem, Julien Doré) e STAR ACADEMY, detta la STAR AC' (chiusa nel 2008), notissima ai tempi d'oro di Grégory Lemarchal.

Insomma, niente di nuovo
sul fronte occidentale
.

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(1) Definizione: Il talk-show (termine di lingua inglese che significa spettacolo di conversazione o programma di parole) è un genere di programmi televisivi di stampo giornalistico basato su interviste e dialoghi tra un giornalista o presentatore e uno o più intervistati o ospiti del programma, invitati a discorrere di qualsiasi argomento: la vita privata; le esperienze personali e sentimentali; politica; eventi di qualsiasi genere; ecc.:

sabato 6 febbraio 2010

IKEA: non siamo svedesi fino a questo punto!




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Ambientino ristretto, da single, qualche libretto (?), un gagliardetto calcistico, lampada da tavolino, un'altra a lungo fusto, dei quadretti. Stile un po' smorto ma ordinato. Un tizio con camicia stile vecchio ATAC, e una pancetta evidente, baffo alla bar sperduto dell'Arizona e labbro compiaciuto, esordisce con un americanissimo «Wow [uàu], però...»

In controcampo, un biondino, sorriso da 54 denti, evidentemente felice, sta armeggiando con una tenda, verde e bianca, ha un-non-so-che di ecologico, sarà per via delle foglie stampate sopra. Niente camicia per lui, una molto più disimpegnata e casalinga t-shirt. Dopo il sorriso e l'«Ehi!» di chi non vede una persona amica da tempo, lo abbraccia. No, a ben guardare è una stretta di mano accompagnata da una virile pacca sulla spalla.

Dissolvenza. I due sono ora seduti [a dire il vero, il tipo grassoccio è "spaparanzato" (vautré, lo dico per i francesi)] su un divano (probabilmente anche letto, si vede un lembo di lenzuolo), di nuovo in stile tenda+foglia, verde e bianco, pieno di cuscini, tanti quadretti, lampade.
In basso a sinistra, si percepisce che c'è un televisore (d'altra parte, a che servono i divani?).

Dopo la partita di calcio, cui partecipa emotivamente il solo baffone, i due passano il tempo (sempre sul divano) a: 1) lanciare presumibili cartoccetti in un vasetto contenitore; 2) simulare un karaoke strumentale, chitarra e batteria, stile anni '70; 3) prendere il tè davanti alla TV (guardando un thriller? un horror?), sorbendolo da trendissimi mug; 4) costruire una vela in legno, senza nemmeno dare uno sguardo al foglietto delle istruzioni, ascoltando rilassante musica classica...

Le lampade, gli spot o faretti che dir si voglia, insomma la luce artificiale è sempre accesa.

E per finire (l'avranno finita?), il gioco dell'indovina il titolo del film dai gesti che ti faccio.

Passa il tempo, ci si aggiusta i peli del baffo, si cambia canale, si dormicchia.
È tardi, è giunto il tempo di separarsi.
Ma il baffone dice: «Ci vediamo domani».

(Come, ci vediamo domani, se vi siete salutati come se fossero secoli che non vi vedevate?)

«Sì - fa il biondino, senza più sorridere -mi sa di sì».
Una smorfia di amara consapevolezza si disegna sul volto un po' infantile. Lo sguardo si fa tondo, da pesce, e si perde nel vuoto.

Ed ecco la spiegazione dell'arcano. La sbarra di un bel (e molto alla moda) blu petrolio si richiude sul nostro biondino: il luogo è una cella.
Il baffone indossa un berretto militare, azz!, è una guardia carceraria, un secondino, come si dice in gergo.

Passa davanti alla cella accanto a quella del biondino: tristissima, come è triste colui che la occupa. La guardia accenna a un frettoloso «Salve».

E poi c'è la frase a mo' di sentenza che si vorrebbe ironica, metatestuale, simpatica, sopra le righe, divertente:

BASTA POCO PER CAMBIARE


(Il copripiumino singolo costa 16€99), e la guardia grida «Luce!». Si spegne e si va tutti felici e beati a nanna.


Fossi un detenuto, direi:

«Ma ci state
prendendo
per il c****?»




A proposito, avete capito qual era il titolo del film?